sanità

Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, deroga in scadenza: l’Ugl chiede certezze

TAORMINA – A un mese dalla scadenza della proroga concessa dalla Regione siciliana per il Centro cardiologico pediatrico (Ccpm) dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, la questione della deroga torna al centro del dibattito. Fabrizio Denaro, segretario provinciale di Ugl Salute Messina, Tonino Sciotto, segretario provinciale Utl-Ugl e Giuseppe Truglio, referente aziendale Ugl Salute all’Asp di Messina, hanno espresso le loro preoccupazioni e speranze riguardo al futuro del centro.

“Necessario tenere alta l’attenzione”

“Ugl Salute Messina ritiene necessario mantenere alta l’attenzione su questa delicata questione”, afferma Denaro. “Ci auguriamo di arrivare a una soluzione definitiva entro il 31 luglio”. La proroga, annunciata lo scorso maggio dalla Presidenza della Regione, ha temporaneamente garantito la continuazione delle attività del Ccpm, ma ora si avvicina la scadenza. Sciotto ricorda che “la Commissione ministeriale dedicata a valutare la richiesta di deroga ha lavorato incessantemente e nel silenzio per assicurare la continuità assistenziale”. Il Ccpm di Taormina rappresenta un punto di riferimento per la cardiochirurgia pediatrica in Sicilia, con un team di professionisti che negli anni ha accumulato un’esperienza di altissimo livello.

“Fondamentale la garanzia delle cure”

“È fondamentale garantire la qualità delle cure e tutelare i lavoratori che hanno sviluppato competenze preziose”, sottolinea Truglio. L’idea di mantenere due centri di cardiochirurgia pediatrica in Sicilia viene vista come una soluzione sostenibile e auspicabile. Nei prossimi giorni, Ugl Salute Messina invierà una nota al direttore generale dell’Asp di Messina per sollecitare aggiornamenti. “Il 31 luglio scadrà la proroga, salvo ulteriori estensioni”, ricorda Sciotto, evidenziando l’urgenza della situazione. La comunità medica e i cittadini della Sicilia orientale attendono con ansia un esito positivo che permetta al Ccpm di continuare a operare e a fornire cure di alta qualità ai piccoli pazienti. La speranza è che la richiesta di deroga venga accolta, garantendo la continuità di un servizio essenziale per la salute dei bambini.