La dotazione organica prevede 48 infermieri, in servizio ce ne sono 39 ma fra tre mesi saranno 36 perché tre andranno in pensione. Mancano, quindi, 12 infermieri. Per questo, al Servizio psichiatrico diagnosi e cura i posti letto sono stati ridotti da 15 a 12
La Uil-Fpl ha attivato le procedure di conciliazione preventiva alla proclamazione dello sciopero del personale infermieristico in servizio al Dipartimento di Salute Mentale Messina Nord. “A nulla sono valse fino ad oggi, le note trasmesse al direttore generale dell’Asp, specie l’ultima dello scorso 22 marzo, con la quale abbiamo denunziato la grave carenza di personale”. Lo scrivono Pippo Calapai, Giovanna Bicchieri e Daniele Spignolo, rispettivamente segretario generale, responsabile Sanità e rappresentante Rsu della Uil-Fpl, in una nota inviata alla prefetta Francesca Ferrandino.
“Ad oggi, nonostante l’attuale dotazione organica preveda 48 collaboratori professionali sanitari infermieri – prosegue la nota – in servizio ve ne sono invece soltanto 39 e inoltre entro i prossimi tre mesi altri 4 infermieri andranno in pensione. Il personale, così come è emerso nel corso delle assemblee sindacali, compie sforzi sovraumani per continuare a garantire con grossissime difficoltà e responsabilità un’adeguata continuità assistenziale presso il Dipartimento, il Servizio Ambulatoriale di Villafranca Tirrena, il Centro di salute mentale di Messina Nord, Il Centro Diurno Camelot ed il Centro Diurno Templari, la Comunità terapeutica assistita (con 20 posti letto), le due Star di Villa Bianca e di Villa Verde con 6 posti letto ciascuna e, l’Spdc con 15 posti letto”.
A causa del perdurare della situazione di disagio e di rischio potenziale per gli utenti e per il personale, determinato dalla vistosa carenza di organico, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale è stato costretto, negli ultimi giorni, a farsi autorizzare la diminuzione temporanea del numero di posti letto del Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Messina, che da 15 sono diventati 12. “Pertanto – concludono i sindacalisti – si chiede un intervento urgente”.