La Procura di Messina ha chiuso le indagini nell’inchiesta sul naufragio della nave HC Rubina che la sera del 17 marzo scorso s’incagliò sulla spiaggia di Ganzirri a pochi metri dalle abitazioni del villaggio. I sostituti procuratori Fabrizio Monaco e Stefano Ammendola hanno inviato l’avviso all’unico indagato, il comandante dell’imbarcazione, l’ucraino Sergy Kryvodud, 41 anni. Le ipotesi di reato contestate sono naufragio colposo e violazione del codice della navigazione. Il comandante, nel corso dell’interrogatorio, aveva ammesso di essersi distratto durante la navigazione nello Stretto di Messina. La nave, di 126 metri e settemila tonnellate di stazza, priva di controllo ha puntato la costa messinese. Erano da poco trascorse le 22. Quando il comandante ucraino se n’è accorto ha avuto appena il tempo di diminuire la velocità ma non ha potuto evitare che l’imbarcazione s’incagliasse a pochi metri dalla spiaggia. Nell’incidente rimasero illesi i 16 membri dell’equipaggio mentre la nave riportò una piccola falla nello scafo. Il cargo navigava senza carico, proveniente dal porto turco di Iskenderun, ed era diretto a Marina di Carrara. Le indagini hanno poi accertato che sulla plancia, oltre al comandante, non c’erano altri membri dell’equipaggio come invece è obbligatorio quando si attraversa lo Stretto di Messina.