La crisi economica continua a mordere, le famiglie sono in affanno e la sanità pubblica, che dovrebbe garantire l’inalienabile diritto alla salute, sembra essersi trasformata in bene di lusso. Un profondo disagio sociale, che registra spesso l’impotenza delle istituzioni, all’interno del quale la carità sembra essere rimasta l’unica arma possibile.Un’arma che i padri rogazionisti dell’Istituto Cristo Re hanno deciso di brandire, a sostegno delle fasce più deboli della comunità cittadina, inaugurando ieri pomeriggio, alla presenza dell'Arcivescovo Monsignore Calogero La Piana, un presidio ambulatoriale polispecialistico.
La struttura, realizzata grazie alla sinergica collaborazione con l’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani), che gestirà il servizio ed ha finanziato il progetto, rappresenta un ulteriore importante tassello nella proficua ed intensa attività dei padri rogazionisti.
Una missione pastorale che abbraccia mensa dei poveri, giunta al ventisettesimo anno di attività, casa di accoglienza notturna maschile e femminile e la neocasa famiglia.
“In passato avevamo già cercato di dare risposta ad un esigenza della quale percepivamo la stringente necessità – racconta fratello Antonino Drago, responsabile del Polo caritativo di Cristo Re e promotore dell’iniziativa – attraverso una presenza saltuaria di personale medico volontario.
Successivamente però, in seguito al verificarsi di un malore che ha colpito uno degli ospiti della nostra mensa, insieme al dottore Giuseppe Picciolo, presidente dei Medici Cattolici di Messina, abbiamo pensato di creare un presidio stabile attraverso il quale consentire ai più poveri di ricevere cure mediche adeguate.
In poco più di un anno – spiega il religioso – siamo riusciti, grazie alla solidarietà dei tanti benefattori che hanno sostenuto questa iniziativa, ha realizzare una realtà ambulatoriale che rappresenta così il completamento della nostra attività pastorale”.
Nel corso del pomeriggio Padre Paolo Galioto, che ha moderato l’incontro, si è soffermato ad illustrare il ruolo di ciascuna realtà caritativa: “La casa famiglia Cristo Re, oggi accoglie cinque bambini di età compresa tra 6 e 13 anni mentre la comunità alloggio ospita giovani tra 14 e 18 anni. Da qualche mese poi, è operativo il centro sportivo Giovanni Paolo II che consta di 5 campetti da calcio ed una scuola che può già contare su oltre 80 iscritti.Realtà – prosegue il religioso – che vanno ad affiancarsi alla mensa dei poveri, struttura che in questi anni è stata oggetto di interventi di ampliamento e dispensa oltre 100 pasti al giorno, ed al centro di accoglienza notturna maschile e femminile”.
Una lodevole iniziativa che registra l’apprezzamento di Monsignor Calogero La Piana il quale, nel suo intervento, elogia la forza dirompente del volontariato: “Il volontariato rappresenta la voce più bella ed eloquente – esordisce l’Arcivescovo di Messina – una voce silenziosa ed operosa che lascia l’impronta indelebile, fatta di gesti e non di parole, di un esercito generoso. Cristo Re rappresenta un mosaico di solidarietà e carità fattiva ed è per questo – aggiunge La Piana – che abbraccio con gioia la nascita di questa nuova realtà. Il volontariato cristiano si arricchisce di un valore aggiunto – spiega – la presenza del messaggio evangelico che consente di servire Cristo attraverso la cura di un fratello di difficoltà, così come il Vangelo ci ha insegnato”.
La struttura verrà gestita prevalentemente da personale medico Amci, ma anche da medici non cattolici.
A Padre Angelo Sardone, responsabile provinciale dei padri rogazionisti di Messina, il compito di illustrare le ragioni oggettive che hanno determinato la concretizzazione del progetto: “Stiamo attraversando un momento di grande disagio economico e sociale – spiega il religioso – un disagio che sta colpendo in modo particolare le fasce più deboli determinando, anche in seguito alla recente scelta di sopprimere i ticket sanitari in taluni casi e ad aumentare l’importo delle prestazioni mutualistiche in altri, l’impossibilità per molti di poter accedere al servizio sanitario. Con questa iniziativa intendiamo porci al servizio della comunità messinese – prosegue Padre Sardone – ed allo stesso tempo ampliare, alle necessità del tempo nel quale viviamo, il nostro servizio pastorale. Il nostro sogno – conclude – è quello costituire una fondazione che possa consentire continuità del servizio e copertura finanziaria per la struttura”.
Si sofferma invece sulle attività del poliambulatorio Giuseppe Fortunato Picciolo, presidente Amci e promotore dell’iniziativa: “Le prestazioni ambulatoriali polispecialistiche si andranno potenziando e differenziando già nei prossimi mesi – assicura – e daranno spazio a medicina interna e pediatria. La struttura è composta da una reception, una sala d’attesa, tre sale visita, tre bagni, di cui uno con acceso disabili, ed un ingresso dotato di passerella. Farmaci e strumentazioni invece – conclude il presidente Amci – verranno forniti dai medici volontari che opereranno presso la struttura e dal generoso contributo di tanti benefattori”.
Il poliambulatorio “Padre Annibale”sarà aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 18. Per maggiori informazioni www.cristore.it (Emma De Maria)