I Carabinieri della Stazione di Caronia hanno denunciato per furto aggravato un 35enne del posto già noto alle forze dell'ordine.
Teatro dei fatti criminosi è il piccolo centro dei Nebrodi di Caronia, cittadina tranquilla e dove tutti si conoscono ed è facile lasciare incostiditi documenti e portamonete. Ma questa volta la buona abitudine di fidarsi dei propri compaesani sarebbe costata molto cara ad un ignaro abitante se non fossero intervenuti i militari dell'Arma.
Secondo quanto riferiscono i Carbinieri della Compagnia di S. Stefano di Camastra, agli ordini del capitano Giuseppe D'Aveni, il derubato abitando in una casa del piccolo paese aveva sviluppato l’abitudine di lasciare il proprio portamonete in macchina e addirittura di lasciare la macchina, sotto casa, aperta. Le due circostanze svolte secondo canoni ormai routinari, sono state notate dal vicino che ha elaborato un astuto stratagemma: sottareva la tessera bancomat dalla macchina e, utilizzando il pin lasciato là assieme alla carta e altri oggetti, effettuava piccoli prelievi.
Gli accertamenti dei militari hanno dimostrato che, nel corso di tre giornate diverse del corrente mese, il colpevole ha prelevato indebitamente dai bancomat di due istituti di credito la somma complessiva di cinquecento euro.
Il giovane, subito dopo il prelievo, riponeva il tutto così come era stato lasciato dal proprietario nell'auto, non destando alcun sospetto nella vittima che, ignara, continuava nelle sua "mal sana" abitudine.
Lo stratagemma ha funzionato bene le prime due volte, mentre la terza volta il reo ha commesso un fatale errore.
Il ladro, infatti, non ha riposto l’oggetto esattamente come l’aveva trovato, così il proprietario, l’indomani mattina, salendo sull'auto per recarsi al lavoro, si è reso conto che il portafogli non era nel vano dove l’aveva riposto il giorno prima.
La circostanza, destando un forte sospetto nella vittima, lo ha indotto a farne confidenza al Maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Caronia che, non lasciando nulla di intentato ha avviato una prima preliminare verifica dei fatti.
L’attività di intelligence ha permesso ai Carabinieri di risalire agli Istituti di credito dove erano stati effettuati gli indebiti prelevamenti permettendo di fare luce, in maniera inequivocabile, sugli orari e sull’identità del prelevante che, denunciato per la sua fraudolenta attività, dovrà rispondere di furto aggravato davanti all’Autorità Giudiziaria di Patti. (Salvatore Famularo)