Un anno e mezzo di istruttoria. Poi, lo scorso 11 dicembre, con provvedimento numero 25231, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha stabilito che sullo Stretto non c’è alcun “cartello” tra le compagnie di navigazione.
In particolare, secondo l’Antitrust non si può escludere che le parti abbiano deciso i prezzi ognuno indipendentemente dall’altro: “le condotte delle parti possono essere interpretate come frutto di autonome scelte individuali”, senza quindi un’azione sinergica per chiudere il mercato ad eventuali concorrenti.
L’inchiesta era stata avviata a seguito di segnalazioni dei vari comitati di cittadini e di pendolari locali. E Caronte e Tourist auspicava che i risultati dell’indagine fugassero ogni dubbio. Auspicio mal riposto, perché ora il Comitato La Nostra Città, da sempre in prima linea nelle “battaglie” sullo Stretto, chiede al sindaco Renato Accorinti di tutelare gli interessi dei cittadini avviando ricorso al Tar del Lazio, col supporto di uno studio legale di fama nazionale e senza legami con le società di traghettamento, contro la decisione dell’Antitrust, definita “grave per le evidenti incongruenze e manchevolezze contenute nell’istruttoria del procedimento”.