Dal degrado al decoro. I cittadini che vivono nel complesso Casa Nostra festeggiano l'appalto per il risanamento dell'area che verrà siglato lunedì 1 dicembre. IlComitato RisaniAmo Casa nostra grida "Vittoria!". Il progetto prevede l’abbattimento delle sette palazzine rimaste lesionate delle 13 evacuate dopo il dissesto idrogeologico che ha interessato la zona nel 1993. Il risanamento darà il via, inoltre, alla creazione di un parco urbano sulla collina Tremonti. Infine, dopo 30 anni, i cittadini potranno finalmente usufruire di servizi quali strade e illuminazione. Il risanamento aprirà la strada, inoltre, ad ulteriori obiettivi di civiltà, quali: il compostaggio, la raccolta porta a porta, la gestione del parco urbano e degli spazi comuni, la nascita di un centro sociale e il consolidamento del volontariato.
“Siamo orgogliosi – dichiara il comitato Casa Nostra – di aver indicato ai cittadini è possibile vincere mantenendo la propria dignità. I cittadini, stanchi delle mancate promesse della “vecchia politica”, si sono mobilitati rivolgendosi direttamente alle Istituzioni comunali, che, nella persona dell’assessore Daniele Ialacqua prima e successivamente con l’aiuto di Renato Accorinti e Sergio De Cola, hanno stimolato le Istituzioni regionali, l’assessore Bartolotta e il presidente Crocetta, trovando le giuste sinergie per ottenere il finanziamento del progetto di risanamento dell’ing. Puglisi, il cui iter è stato seguito a Palermo anche dalla portavoceValentina Zafarana. Di ciò li ringraziano”. Diritti civili e non favori elemosinati dal politico di turno dunque, una ricetta che i membri di Risaiamo Casa Nostra hanno testimoniato con l’impegno quotidiano nell’anno e tre mesi passato dalla fondazione del Comitato.
Era il 13 luglio del 2013, infatti, quando un gruppo di cittadini – degli oltre 400 famiglie residenti nel complesso – ha deciso di fondare il Comitato invitando stampa e istituzioni nel giorno dell’inagurazione con una mostra fotografica che illustrava l’assoluto degrado in cui le famiglie del luogo sono costrette a vivere ormai da decenni. Quel giorno all’assessore all’ambiente e rfiuti, Daniele Ialaqua, toccò un vero e proprio tour del degrado e dell’emarginazione urbana, tra palazzine fatiscenti e ruderi incendiati, erba alta, materassi e suppellettili sparsi per strada, scarsa illuminazione, sporcizia e siringhe.
Da allora, piccoli passi uniti alla costanza dell’impegno, hanno segnato le tappe della meritata rinascita. Prima la pulizia dei luoghi, soprattutto della cosiddetta “piazza della vergogna”, simbolo, già dal nome, del quotidiano degrado con cui si sono confrontati giorno dopo giorno adulti e bambini. Poi l’apertura della sede del Comitato e l’abbozzo avanguardistico di una strategia di raccolta differenziata nella zona.
L’entusiasmo dovuto alla presentazione dei progetti di risanamento da parte del Comune alla Regione e alla successiva promessa di stanziare 10, 9 milioni di euro per le zone di Casa Nostra e Fondo Fucile da parte di Palazzo D’Orleans, ha subito una drammatica battuta d’arresto a fine Maggio, quando si diffuse la notizia che i finanziamenti erano stati ridotti a 7, 5 milioni di euro. cosa che avrebbe gravemente compromesso la nascita del tanto agognato parco urbano. All’epoca i membri del Comitato hanno precisato, giustamente, che non avrebbero gioito né accettato una qualsiasi vittoria a scapito dei residenti dell’altra zona interessata ai fondi del risanamento: fondo fucile. Come dire: la logica della coperta troppo corta non vale quando di mezzo c’è il diritto alla dignità della vita e alla salute. Dopo varie trattative tra il Comune – rappresentato dall’assessore all’urbanistica Sergio De Cola – e il Presidente Rosario Crocetta, il taglio è stato cancellato e il finanziamento tornato alla sua integrità iniziale.
E adesso è solo tempo di festeggiare. In occasione dell’apertura delle buste della gara d’appalto per il risanamento della collina Tremonti, infatti, lunedì mattina verrà piantato un albero donato dalla Legambiente dei Peloritani in occasione della festa degli alberi. L’albero vuole simbolicamente rappresentare la “prima pietra” del tanto sognato parco urbano. Verrà inoltre inaugurato l’inizio del compostaggio nella zona. Alla festa sono attesi gli interventi dell’ex assessore regionale alle infrastrutture Bartolotta, del presidente Ars Ardizzone, del Sindaco Accorinti e degli assessori Ialaqua e De Cola. Sono invitati inoltre il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e del V quartiere Santino Morabito, insieme ai componenti di entrambi gli organi istituzionali. E’ attesa la partecipazione, inoltre, del responsabile del Forum Beni Comuni Luciano Marabello, del commissario di Messinabiente Alessio Ciacci, di Enzo Colavecchio di Legambiente dei Peloritani nonché dell’ingegnere Puglisi e dell’architetto Santoro, i redattori del progetto di risanamento della collina Tremonti.Insomma, tutti invitati ad una grande festa per un successo sia politico, che sociale.
Eleonora Corace