“Questa è una città che ha bisogno di parlare, ma ancor di più di essere ascoltata”. Inizia così la lettera aperta scritta dai lavoratori e dagli anziani di Casa Serena che lanciano così un messaggio a chi si troverà tra un mese a guidare le sorti della città. Casa Serena apre le sue porte e ha invitato, a partire dalle 10.30 di questa mattina, tutti i candidati sindaco e chiunque tra i candidati al consiglio comunale vorrà dedicare tempo e ascolto ai problemi di una piccola grande famiglia che si chiama Casa Serena e che negli ultimi mesi è stata “serena” solo di nome.
“In questo ultimo, difficile, periodo storico si è riusciti troppe volte a mortificare il lavoro, mettendo in discussione impegno, esperienza, bravura, umanità. Facendo pagare un prezzo troppo alto da sopportare a lavoratori, famiglie e utenti si è veicolato il messaggio che sia stata fatta quasi una concessione e una cortesia a quanti si occupano di servizi alla persona, a tutti quelli che, con dedizione e preparazione, rispondono operativamente ad un sacro principio di solidarietà civile. Costi e benefici non si possono ridurre a sterili numeri e calcoli quando si parla di anziani, disabili, ragazzi, bambini da proteggere e sostenere”.
A tutto questo Casa Serena si ribella, in un quadro generale preoccupante e al limite del collasso la speranza è ancora viva. Ci si vuole affidare con fiducia a coloro i quali da giugno ricopriranno le cariche istituzionali della città. Per questo lavoratori e anziani hanno invitato in candidati sindaco e i futuri consiglieri comunali per discutere insieme di servizi sociali e capire quali siano le intenzioni future per la casa di riposo di Montepiselli.