MESSINA – “A gennaio di quest’anno avevo constatato che i lavori a Casa Serena non erano iniziati e ricordo che la presidente di Messina Social City mi aveva comunicato che sarebbero iniziati entro maggio. Il silenzio assordante che ha avvolto la vicenda subito dopo la mia visita a Casa Serena e le gratuite accuse rivoltemi dall’amministrazione Basile di voler speculare sulla vicenda si sgretolano oggi di fronte a quanto si apprende che dimostra la fondatezza dei miei rilievi”. Lo scrive in una nota la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino. “Ne è prova – prosegue – la pubblicazione di ieri della determina che affida nuovamente il Progetto di vulnerabilità sismica di Casa Serena, con l’aggravante che i fondi necessari non sono più a valere sul Po Fesr, che come avevo detto dovevano essere spesi e rendicontati entro dicembre 2023, ma si tenta di realizzare l’intervento con i fondi del Pnrr”.
“Ciò significa – continua la senatrice di Italia Viva – che anche in riferimento a questi fondi l’amministrazione comunale guidata da Federico Basile non è stata capace di portare avanti il progetto e di spenderli, e, pertanto, li ha perduti. Faccio notare, inoltre, che il tentativo di spostare i fondi necessari per Casa Serena su quelli del Pnrr è tutt’altro che risolutivo per due motivi: in primo luogo ciò sancisce l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale nella gestione dei fondi, che sono persi, ed in secondo luogo perché il Pnrr è un piano per prestazioni che presuppone la capacità di rispetto del calendario degli interventi pena la perdita del finanziamento. E soprattutto il recupero delle somme a carico del bilancio dell’Ente. Visto che tre anni non sono stati sufficienti per eseguire i lavori con i fondi ormai perduti, mi chiedo in che modo si pensi adesso di recuperare il tempo perso e completare l’intervento entro giugno 2026, termine di scadenza del Pnrr, causando, in caso di mancato rispetto di tale termine, un ulteriore aggravio sul bilancio comunale” conclude la senatrice Dafne Musolino.