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Casalvecchio si “accende” a led. I risparmi investiti nei produttori della Valle d’Agrò

Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina, è il primo Comune ad aderire all’iniziativa di riconversione energetica per le pubbliche amministrazioni lanciata da Solidarity and Energy, la Energy Service Company nata dalla partnership tra la Fondazione di Comunità di Messina e Sefea, la Società europea della finanza etica e alternativa.

Da lunedì 24 giugno, l’intero territorio comunale è illuminato a nuovo, grazie al sostengo della Esco che ha finanziato e attuato, con il partner industriale Beghelli Servizi srl, la riconversione a basso impatto energetico di 358 impianti di pubblica illuminazione, ormai vetusti e altamente energivori, ammodernati e trasformati tramite le più avanzate tecnologie a led.

Gli investimenti genereranno un risparmio sul consumo energetico comunale di poco superiore al 70%: mentre il costo della bolletta energetica per il Comune di Casalvecchio Siculo prima dell’intervento ammontava a circa 55.000 euro ogni anno, dopo la riconversione si ridurrà a poco più di 12.000 euro, a cui, per i primi nove anni, si dovrà aggiungere il canone per ripagare l’investimento effettuato da Solidarity and Energy. Conclusi i nove anni di contratto, per almeno altri sei anni, il risparmio garantito per il Comune sarà di circa 42.000 euro all’anno.

Le risorse economiche risparmiate dalle casse comunali con i nuovi impianti saranno ridestinate per sostenere programmi di sviluppo umano sul territorio. In particolare, sarà sostenuta la creazione di un’associazione dei produttori della Valle d’Agrò e di filiere corte tra gli stessi produttori e una rete di esercizi commerciali che hanno aderitoalla proposta lanciata da Fondazione di Comunità di Messina, Solidarity and Energy e dalla Camera di Commercio di Messina.

Stanno formalizzando l’adesione anche catene di supermercati della grande distribuzione organizzata, che riserveranno spazi dedicati e ben visibili all’interno dei loro punti vendita ai prodotti dell’associazione. L’obiettivo non è semplicemente favorire l’acquisto dei prodotti ma soprattutto valorizzare le storie di riscatto, rispetto per l’ambiente e tradizioni millenarie che racconta la Valle d’Agrò attraverso le sue eccellenze agroalimentari, certificate da un protocollo di qualità ispirato a quello di Slow Food.

L’inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione è stata preceduta dalla tavola rotonda sul tema Innovazione sociale e sviluppo dei territori, che si è svolta in un luogo simbolo di Casalvecchio, l’antica Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, illuminata per l’occasione dall’impianto donato da Solidarity and Energy. Nel corso della manifestazione, alla presenza del sindaco di Casalvecchio Siculo Marco Saetti, dei rappresentanti di Solidarity and Energy e della Beghelli, nonché di cittadini, commercianti e componenti di altre amministrazioni siciliane interessate a replicare il progetto, è stato presentato anche il logo dell’Associazione dei produttori della Valle d’Agrò.

Ed è ai produttori in particolare e a alla comunità dell’intera Valle d’Agrò in generale, che si è rivolto il sindaco di Casalvecchio Siculo, Marco Saetti: «A questo progetto abbiamo da subito guardato con spirito positivo, non solo perché ci consente dirisparmiare in energia per investire sulla comunità, ma soprattutto perché ci offre la possibilità di superare l’isolamento che vivono i nostri produttori e ampliare le reti di relazioni del Comune e dell’intera area. Adesso l’invito è alla partecipazione per far arrivare i nostri prodotti d’eccellenza sulle tavole siciliane». «È un modello che ci interessa replicare e che è evidentemente replicabile», ha dichiarato il vicesindaco di Mirabella Imbaccari, Filippo Granato. 

Grande la soddisfazione anche da parte del partner industriale Beghelli, in collegamento telefonico: «Liberare risorse da investire in ambito sociale grazie al risparmio energetico – sottolinea Graziano Beghelli– è un modello che la mia azienda vorrebbe ripetere decine di migliaia di volte in tutta Italia». Sul fronte sociale, invece, a esprimere il valore simbolico del progetto ci ha pensato Francesco Marsico, responsabile area nazionale Caritas Italiana: «Soltanto comunità capaci di essere forti sul piano delle relazioni interne, forti rispetto all’immaginario futuro, forti nella cura del territorio, sono in grado di prevenire e rispondere al tema della povertà. Ambiente, solidarietà ed economia costruiscono un futuro più umano».

«Il meccanismo proposto – ha concluso Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina – attua ed esalta la logica dell’economia civile. Attraverso azioni di social green economy, permette di ri-orientare risorse, originariamente destinate a sostenere costi improduttivi, verso il sostegno di politiche per lo sviluppo del territorio, finanziando programmi sociali e formativi intrecciati con modelli di welfare e con forme evolute di dialogo economico-sociale fra istituzioni pubbliche, partner industriali e attori dell’economia sociale inclusiva dei soggetti deboli. Il modello è costruito nella logica del mutuo vantaggio, della corresponsabilità e quindi della sussidiarietà circolare, in evidente coerenza con lo spirito della Costituzione Repubblicana».