Il degrado strutturale degli edifici della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, che risale a oltre un decennio, potrebbe presto essere solo un brutto ricordo. In arrivo nelle casse dell’Università un finanziamento di ben 23 milioni di euro, concesso dal CIPE su un progetto predisposto dall’Area Servizi Tecnici dopo quasi un anno di lavoro. Trova così finalmente una soluzione l’annosa questione della facoltà di Scienze, rimasta per troppo tempo in sospeso a causa della complessità delle opere e degli elevati costi per la ristrutturazione completa di tutti gli immobili. Il finanziamento del Cipe supera addirittura di 10 milioni il preventivo di spesa, quantificato in un investimento di 13 milioni di euro.
L’Università di Messina è destinata ad «essere ancora più competitiva nei prossimi anni», si legge in un comunicato stampa, nel quale non poteva mancare il commento del rettore Francesco Tomasello: «Questo e’ stato per me un impegno costante, assunto in occasioni pubbliche e nel corso di diverse sedute degli organi di governo, portato a compimento, seguendo l’iter tutt’altro che semplice delle procedure. Ma le mie affermazioni sarebbero riduttive se non dicessi che questo e’ stato, innanzitutto, un successo collegiale della squadra di governo, frutto del lavoro corale di ampi settori accademici e di tutta l’Amministrazione dell’Ateneo, dalla Direzione amministrativa agli uffici del CARECI (Centro Attrazione Risorse Esterne e Creazione di Impresa).Questi lavori offriranno a docenti e studenti le condizioni ottimali per operare in un complesso moderno e funzionale al passo con le sfide che la didattica e la ricerca pongono in una struttura scientifico-tecnologica avanzata».
Dall’Università fanno sapere che la gara sarà bandita a giorni e ricordano, inoltre, che il finanziamento straordinario del Cipe arriva soli quattro mesi di distanza da quello di cinquanta milioni di euro finalizzato alla costituzione delle piattaforme tecnologiche dei laboratori dedicati ai Progetti Agroalimentare, Infrastrutture ed Energia, e si aggiunge ai nove milioni di euro già destinati alla Neurooncologia e all’ Oncologia.