Per legge, hanno dovuto nominare i primi quattro assessori (in realtà cinque) al momento della presentazione ufficiale delle liste. Sempre per legge, dovranno rendere noti i nomi dei restanti quattro assessori entro poche ore. Renato Accorinti e Felice Calabrò sono già proiettati al duello finale, ma prima c’è da completare la squadra di governo. Ecco i nomi di chi siederà accanto al pacifista o all’avvocato in caso di vittoria al ballottaggio.
Iniziamo da Accorinti , che ha già ufficialmente al proprio fianco Daniele Ialacqua ex coordinatore del circolo Sel “Matteo Cucinotta” di Messina ed ex presidente di Legambiente, con delega o all’istruzione o al verde pubblico; Antonino Mantineo ex presidente del Cesv, per lui pronta la delega ai servizi sociali; Guido Signorino, economista che dovrà occuparsi di bilancio comunale e di tutto ciò che riguarda le politiche finanziari, Sergio Todesco, antropologo della Soprintendenza di Messina e responsabile del Parco archeologico dei Nebrodi, Patrizia Panarello, docente universitaria. A questi nome eccellenti si aggiungeranno anche quelli di Gaetano Cacciola, direttore del Cnr Itae con delega alla mobilità; dell’ing. Sergio De Cola, che è tra i progettisti del Piano particolareggiato di Capo Peloro ed a cui andrà la delega all'urbanistica; e dell’ing. navale Filippo Cucinotta, che ha competenze specifiche in materia di Protezione civile ed avrà la delega alle Politiche giovanili e alle Politiche del Mare.
Spostiamoci, adesso, in casa del candidato del centro-sinistra, dove le dinamiche sono tutt’altro che semplici. Calabrò ha sempre rivendicato autonomia e indipendenza nella designazione dei “suoi” assessori, ma quegli oltre 41mila voti incassati al primo turno sono anche il frutto del peso numerico dei partiti che lo hanno sostenuto, a cui non potrà voltare improvvisamente le spalle, soprattutto adesso che la partita non è ancora chiusa. La prima metà della “formazione” dell’esponente del Pd è composta da tecnici, vale a dire da Carmen Currò, presidente del Cedav ; dall’architetto Francesco Cardullo; da Maurizio Lanfranchi, esperto di marketing territoriale; da Matilde Mulè, vice capo di Gabinetto della Prefettura di Messina (l’unica che non è mai apparsa in questa campagna elettorale e che potrebbe saltare in caso di vittoria al ballottaggio) ; e da Egidio Bernava, ex presidente del teatro Vittorio Emanuele.
Anche due degli altri tre assessori designati non saranno prettamente politici. L’input è arrivato direttamente dal presidente della Regione Rosario Crocetta, ma anche dai leader locali di Pd e Democratici riformisti Francantonio Genovese da una parte e Beppe Picciolo e Marcello Greco dall’altra. L’unico a storcere il naso è stato il ministro leader dell’Udc Gianpiero D’Alia, convinto di avere cavalli di razza anche nella sua scuderia di partito, senza dover guardare fuori dalla politica attiva. L’Udc pescherà tra gli eletti in Consiglio comunale e la scelta ricadrà su Andrea Consolo. Restano, dunque, fuori sia Giuseppe Melazzo che Tani Isaija, i quali – a dispetto della stima più volte manifestata pubblicamente da Calabrò – pare incontrino il veto degli stessi partiti d’appartenenza. In quota Pd sarà nominata la preside dell’Istituto Antonello Elvira D’Orazio , mentre in quota Dr, Picciolo ha deciso di indicare come assessore l’avvocato Salvatore Versaci .
Il giorno del ballottaggio si avvicina e le caselle mancanti vanno al loro posto. (Danila La Torre)