La petizione per abolire il pedaggio a Ponte Gallo ha raggiunto quota 6 mila firme. Lo comunica con orgoglio il promotore Mario Biancuzzo, che ieri mattina ha raccolto 120 adesioni sulla spiaggia di Marmora, riuscendo a sfondare così il muro delle 6 mila firme. Prosegue senza sosta la raccolta per chiedere l’eliminazione del pedaggio imposto al casello ubicato a Ponte Gallo nel territorio di Messina.
“La raccolta firme è iniziata il 25 marzo 2017 a piazza Cairoli, ringrazio tutte le amiche, gli amici, ragazzi e ragazze che stanno collaborando. Siamo uniti, non ci sono colori politici, tutti possono firmare la petizione per chiedere l’eliminazione del pagamento del pedaggio all’uscita ed all’entrata presso la bretella ubicata alla estrema riviera nord, nello stesso Comune di Messina. Siamo determinati e continueremo a chiedere i nostri diritti. E’ impensabile pagare 1,20 euro per percorrere circa 6 km. Il tratto in questione, pur essendo tangenziale, è uno dei tratti più costosi d’Italia. I villaggi della riviera nord sono penalizzati a causa di questo balzello. E si ricorda che le barriere ubicate a Ponte Gallo non consentono l’entrata in direzione Palermo, trattandosi di una bretella che consente la sola uscita dalla sede autostradale per i mezzi provenienti da Messina e l’ingresso in tangenziale solo direzione Messina. Pertanto non è un casello ma una semplicissima bretella eseguita nel 1972 per soddisfare le esigenze di tutti i cittadini messinesi” dice Biancuzzo.
Il consigliere continua a ribadire che si tratta di un pedaggio illegittimo: “Continueremo con determinazione, pazienza ed impegno a raccogliere firme per chiedere l’eliminazione di un pedaggio che sa di beffa”.