E' ormai divenuto un caso particolarmente discusso, e non solo nel messinese. Si tratta dei migranti sbarcati nel corso delle ultime ore e finiti al centro del dibattito nei comuni che avrebbero dovuto ospitarli. Una situazione particolarmente delicata che, tuttavia, potrebbe coinvolgere adesso anche il comune di Milazzo.
Il primo cittadino Giovanni Formica, infatti, ha comunicato al prefetto di Messina la propria disponibilità ad accogliere i migranti. Una decisione che non ha visto il coinvolgimento del consiglio comunale, bypassato per predisporre col proprio esperto, l'ex assessore Ciccio Italiano, le principali iniziative volte ad organizzare la fase di accoglienza.
“Il comune di Milazzo -ha dichiarato- è pronto, se si renderà necessario, a mettere a disposizione una scuola per ospitare i migranti che in queste ore stanno sbarcando a centinaia in Sicilia. Naturalmente la soluzione offerta potrà servire a gestire la fase di emergenza, che poi è sempre la più delicata. Milazzo -ha aggiunto- è una città aperta, che crede nel valore della solidarietà e della contaminazione positiva tra le culture. Milazzo, inoltre, è terra di migranti. Molti nostri concittadini in anni passati ne hanno sperimentato la difficile condizione. Non possiamo, quindi, rimanere insensibili di fronte al dramma di centinaia di persone che fuggono dalla morte e dalla persecuzione. Donne gravide, bambini, giovani disperati che sognano pace e normalità. Ogni volta che lo Stato è chiamato ad una sfida difficile -ha concluso- le istituzioni tutte hanno il dovere di collaborare nell'interesse superiore della Nazione”.
In poche ore la presa di posizione del sindaco milazzese ha fatto il giro del comprensorio scatenando diverse polemiche, soprattutto da parte dei cittadini. Le principali contestazioni mosse riguardano soprattutto l'inadeguatezza delle strutture scolastiche, poco idonee ad ospitare delle persone.
"Il problema principale non è l'accoglienza -ha dichiarato il consigliere Giuseppe Midili- quanto piuttosto la mancanza di strutture che possano prestarsi a tale scopo. Ospitare i migranti in una scuola non sembra assolutamente fattibile, principalmente per la mancanza di acqua calda, climatizzatori e di un adeguato numero di sanitari. Quando i sindaci agiscono in autonomia, senza prima avere un idea chiara di quello che mettono a disposizione, va a finire inevitabilmente che ne risente l'intera città. I migranti vanno accolti, certo, ma nelle misure migliori esistenti. Mancando piani di accoglienza adatti non ce la si può certo prendere con i cittadini, che protestano per una decisione simile. Non si tratta di razzismo ma di avere le idee chiare su un problema grave. Inoltre -ha concluso- andavano consultati i consiglieri prima di agire in tal senso".