“I lavori di realizzazione della piattaforma logistica intermodale con annesso scalo portuale del Porto di Tremestieri, sono stati consegnati in gran parata dall’amministrazione uscente il 13 marzo scorso, alla ditta CoEdMar, ma ad oltre 4 mesi non vi è traccia di inizio lavori e forse nemmeno speranza”. A sostenerlo è il segretario generale della Feneal Uil Messina, Pasquale De Vardo.
“I lavoratori edili oggi disoccupati – spiega – aspettano risposte concrete. A nostro avviso è finito il tempo dei proclami trionfalistici e soprattutto elettorali. Gli edili disoccupati, che ormai si contano in migliaia, non hanno bisogno di assistenzialismo o di qualsiasi altra forma di reddito d’inclusione, ma chiedono soltanto lavoro, lavoro e lavoro”. Il segretario generale della Feneal Uil ha annunciato che “sarà chiesto presto un tavolo di confronto con la nuova amministrazione, affinché dia delle risposte celeri e tangibili ad una categoria martoriata, quella delle costruzioni, categoria che ha pagato lo scotto più alto in termini occupazionali, con oltre 11 mila posti di lavoro persi nella nostra Provincia.
Pur comprendendo che l’amministrazione De Luca da poco insediatasi non possa essere la panacea a questa crisi occupazionale, siamo altrettanto convinti – chiosa De Vardo – che sia opportuno mettere in campo ogni azione necessaria per uscire da questa fase di stallo ormai perenne. Sbloccare le opere finanziate e già cantierabili, utili allo sviluppo della nostra città al comparto delle costruzioni ed a tutto l’indotto, cominciando proprio dagli approdi di Tremestieri che possono segnare la svolta di questa città ormai addormentata”.
Feneal Uil chiederà un incontro a De Luca e alla sua amministrazione, perché “è inverosimile che ad oltre 136 giorni dalla consegna lavori non vi sia ancora un vero e proprio inizio lavori che vedrebbe impiegati nella realizzazione dell’opera circa 100 lavoratori edili, di cui una buona parte lavoratori messinesi. E’ assurdo e inammissibile – conclude DeVardo – pensare che l’opera non parta perché ancora alcune aree interessate dalla stessa non sono state consegnate all’Impresa.
Altrettanto censurabile sapere che l’inizio lavori è ostaggio di espropri non ancora definiti, ma posti in essere dall’Autorità portuale di Messina. Aspettiamo da troppo tempo quest’opera – conclude De Vardo – fondamentale per lo sviluppo strutturale ed economico della nostra città”.