Un caso politico, ma non solo. Continua a tenere banco la questione dei concerti a Messina nel 2021 e la querelle sul bando, ancora inesistente, per l’affidamento della stadio San Filippo. A svelare il pasticcio amministrativo che rischia di cancellare Messina dal circuito dei grandi eventi è stato nei giorni scorsi Carmelo Costa, amministratore della società “Musica da bere”. Si tratta di una delle più importanti società che organizza i grandi concerti in Sicilia. Da lì la bufera che ha portato anche alla richiesta di dimissioni dell’assessore Scattareggia. Proprio oggi Scattareggia ha dato la sua versione dei fatti. Tirando in ballo anche Carmelo Costa e il suo lavoro negli anni scorsi per altri grandi eventi.
La risposta di Costa non si è fatta attendere. «Veniamo a conoscenza di un comunicato Stampa dell’Assessore Giuseppe Scattareggia che, dopo un excursus che magnifica gli effetti del famoso bando fantasma in base ai suoi desiderata, dà informazioni fuorvianti circa i canoni versati al Comune di Messina per i concerti, che negli anni ammontano a centinaia di migliaia di euro.
Il fatto che gran parte di questi canoni siano stati spesi per sopperire alle mancate manutenzioni della struttura da parte del Comune o di altro soggetto gestore dell’impianto è stato un ulteriore aggravio di incombenze da parte degli organizzatori dei concerti. Sull’argomento condividiamo invece la richiesta di fare luce su anni di opaca gestione dello Stadio e sulle responsabilità circa lo stato di semi abbandono in cui si trova.
La trasparenza vuole che si faccia piena luce sulla mancata sorveglianza da parte proprio dell’Assessorato retto da. Scattareggia, circa l’effettuazione della normale manutenzione dello Stadio e verifichi se sono state richieste ai soggetti che si sono succeduti nella gestione le dovute garanzie fidejussorie a garanzia della effettuazione delle manutenzioni previste a loro carico. Tali anomalie si verificano puntualmente da anni, ma si sono esasperate proprio negli ultimi due esercizi, ossia da quando l’Assessorato è retto dal signor Scattareggia.
Queste anomalie rischiano peraltro di perpetuarsi anche nella gestione dello Stadio post bando, qualora nel capitolato di gara non venissero previste garanzie fidejussorie serie e commisurate agli impegni presi e non venga stabilita una solidità economica adeguata rispetto al valore del bene ed agli impegni presi da parte del soggetto eventualmente aggiudicatario.
Noi comunque ci occupiamo di Musica e nessun balbettante comunicato può cancellare l’indignazione popolare di fronte ad una scelta così scellerata da parte del Comune di Messina come quella di chiudere le porte ai concerti nel 2021. Invitiamo l’Assessore ad un confronto pubblico a Messina, o via streaming, affinchè le verità possano emergere in maniera chiara ed inequivocabile.