Senza convenzione, senza stipendio. L’unica certezza sono i 32 disabili gravi, il cui futuro è incerto tanto quanto quello di coloro i quali li assistono. Il caso è quello del Don Orione, un caso che si trascina, ormai, da due anni: la convenzione che ne regolava i rapporti con Comune e Asp è scaduta il 28 febbraio 2010. Né prima, benchè se ne fosse a conoscenza, né dopo l’Amministrazione è stata capace di risolverela questione, limitandosi a “calare” sul consiglio comunale una serie di debiti fuori bilancio coi quali si è continuato a pagare il servizio reso dall’Istituto, sebbene non ci fosse più alcun “contratto” con esso. Adesso a questa ingarbugliata vicenda, si aggiunge quella dei lavoratori. Sono 50 i dipendenti della cooperativa Faro 85 che prestano servizio presso l’Istituto Don Orione Centro Socio-Riabilitativo handicap gravi, che non ricevono alcuna spettanza, tra stipendi e tredicesima, dallo scorso mese di ottobre. La vicenda è stata portata a conoscenza del prefetto Francesco Alecci, dal segretario generale della Cisl Funzione Pubblica messinese Calogero Emanuele, il quale ha inviato una richiesta formale al rappresentante del Governo affinché possa intervenire nella vertenza.
«Ad aggravare la situazione – spiega Emanuele – contribuisce anche e soprattutto il mancato rinnovo, da ben 24 mesi, della convenzione tra i soggetti coinvolti, ovvero Asp, Comune, Cooperativa Faro 85 e Istituto Don Orione. Malgrado le rassicurazioni intervenute da più parti – continua il segretario della Fp Cisl – ancora oggi si registra un incomprensibile ritardo che compromette un servizio essenziale rivolto a fasce di utenza portatrici di handicap gravi e mette a rischio anche i posti lavoro». I lavoratori, al termine di un’assemblea convocata per analizzare la situazione, hanno deciso di continuare a garantire il servizio per senso di dovere nei confronti dei pazienti, ma hanno proclamato lo stato di agitazione. La Cisl Fp ha chiesto formalmente al prefetto di attivare la procedura di raffreddamento attraverso l’istituzione di un tavolo di conciliazione preventiva con il sindaco di Messina, il commissario straordinario dell’ASP e i rappresentanti della cooperativo Faro 85.