Il giro di vite l’Amministrazione comunale di Furci Siculolo ha annunciato questa mattina con una telefonata. La linea dura sarà messa in atto nei confronti di chi non rispetterà le regole legate all’orario di conferimento dei rifiuti nei cassonetti da parte dei cittadini. E intanto scattano le prime sanzioni, che variano da 300 a 3mila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione è aumentata sino al doppio. Fino al prossimo settembre, i sacchetti con l’immondizia dovranno essere depositati nei cassonetti dalle 19 alle 5 del mattino successivo. E’ altresì fatto divieto di depositare, scaricare o abbandonare su aree pubbliche, nelle adiacenze dei cassonetti della raccolta dei solidi urbani e della differenziata, su strade comunali, provinciali e statale e nei torrenti.
L’ordinanza è stata ripetutamente violata. Ed i controlli, per via del personale esiguo all’interno del corpo di polizia municipale, pressoché inesistenti. Adesso gli amministratori hanno invitato i vigili ad invertire la rotta ed i cittadini ad attenersi alle regole fissate nel provvedimento del sindaco, Sebastiano Foti. Vien fatto notare inoltre che “nei cestini stradali sono da inserire solo ed esclusivamente quesi rifiuti prodotti da cittadini che percorrono le strade (scontrini, carta di brioche o gelati, carte dei chewing gum, pacchetti di sigarette). Nell’ultima settimana la situazione è sfuggita ad ogni controllo a causa dell’emergenza rifiuti che ha colpito la Sicilia intera, per le discariche andate in tilt. Il paese è stato sommerso dai rifiuti e gli operatori ecologici, in particolare gli autisti, sono stati costretti a veri tour de force: lunghe code per accedere alla discarica, anche di notte, e raccolta a qualsiasi ora, non appena il compattatore veniva svuotato, in modo che non si aggravasse la situazione sotto il profilo igienico-sanitario. Si dovrebbe tornare alla normalità già dal prossimo fine settimana, grazie all’apertura della discarica di Bellolampo ai Comuni del palermitano. Furci è stato il paese del versante jonico messinese più colpito dalla crisi.
Carmelo Caspanello