Si rischia l’emergenza rifiuti nei Comuni jonici, una ventina da Scaletta Zanclea all’Alcantara, che fanno parte dell’Ato4. Questa mattina la discarica (come annunciato nelle scorse settimane) ha negato l’accesso all'impianto agli autocompattatori provenienti dai centri jonici serviti dalla società d’ambito, i quali sono rientrati carichi d'immondizia negli autoparchi “bloccando di fatto – ha spiegato il commissario dell’Ato4 Ettore Ragusa – il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani”. Lo stesso Ragusa ha inviato immediatamente una lettera ai sindaci, ai segretari comunali, ai revisori dei conti e ai responsabili delle aree tecniche e finanziarie. La stessa missiva è stata indirizzata per conoscenza alla Regione, alla discarica etnea, al Prefetto e alla Procura della Repubblica. Il commissario ha “invitato e diffidato le amministrazioni e gli uffici preposti dei Comuni soci dell’Ato 4, ognuno per le rispettive competenze, a disporre con estrema urgenza i bonifici di pagamento delle fatture scadute della gestione commissariale dell’Ato4, in modo da poter riversare le somme alla discarica”. Allo stesso tempo è stata invitata la discarica “nelle more che i Comuni provvedano a fare i pagamenti di quanto dovuto, a voler consentire l’accesso agli autocompattatori”. Ragusa ha infine comunicato che “a causa del mancato o ritardato pagamento delle fatture pregresso, questa struttura commissariale non è più in grado di svolgere il servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani”. La somma dovuta alla discarica ammonterebbe a 3 milioni e 667mila euro (25 fatture da settembre 2016 ad oggi). Un credito che continuerebbe a lievitare. A nulla (o a poco) sono valsi gli appelli, gli inviti e le diffide ai Comuni del direttore dell’Ato4 rifiuti Arturo Vallone, del responsabile tecnico Romualdo Santoro e del commissario Ragusa.