Assolta Monica Mileti, l’infermiera amica di Attilio Manca accusata di aver ceduto la dose fatale di eroina all’urologo di Barcellona Pozzo di Gotto, trovato morto nella sua abitazione di Viterbo 17 anni fa.
“Sono soddisfatto. La mia assistita era rimasta schiacciata in storia in cui non c’entrava nulla“, è il commento dell’avvocato Cesare Pracanica. Il difensore della Mileti qualche settimana addietro aveva reso noto che la sua assistita aveva “ritrattato“, discolpandosi e parlando di presunte “pressioni” perché confessasse.
La corte d’Appello di Roma l’ha assolta “perché il fatto non sussiste”. Non ci fu cessione fatale di droga, perciò, per i giudici.
“Innocente come lei stessa professa ed unico capro espiatorio“, l’ha definita Angelina Manca alla vigilia dell’udienza di oggi. La madre dell’urologo, insieme al marito ed all’altro figlio Gianluca, è impegnata da anni nella battaglia per appurare la verità sulla morte del figlio. Secondo i Manca, infatti, Attilio non può essere morto di overdose e dietro la sua vicenda ci sono altre ombre che vanno chiarite. Ombre che la ritrattazione della Mileti sembrano confermare.
In primo grado nel 2017 la Mileti era stata condannata a 5 anni e 4 mesi.