Il caso è esploso in un pomeriggio di mezza estate, nonostante si trascinasse da un paio di settimane. Esattamente dal 12 agosto, quando un cittadino, Walter Marisca, ha piantato cinque palme di alto fusto alla periferia sud di Roccalumera, sul lungomare, nelle adiacenze del torrente Pagliara. Subito dopo scattarono i controlli, ad opera dei vigili urbani i quali hanno eseguito le indagini visionando tra l’altro delle foto postate su facebook. Dalle quali si evincerebbe tra l’altro la presenza di altre persone e l’utilizzo di un mezzo meccanico. Eseguiti gli accertamenti, i vigili urbani hanno notificato a Marisca un verbale contestando una sanzione amministrativa per complessivi 250 euro. Viene contestata la violazione del Regolamento comunale (articolo 1, comma 1) per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, legata alla piantumazione delle palme in delle aiuole del lungomare “in assenza di autorizzazione”.
La vicenda potrebbe avere ulteriori risvolti, al di là della sanzione amministrativa, in quanto gli atti saranno inviati, secondo quanto previsto dalla legge in simili casi, alla Procura della Repubblica. Sarà quindi la magistratura a stabilire l’esistenza di eventuali reati di natura penale e chi siano, in tale ipotesi, i presunti responsabili. “Sono io l’unico responsabile della piantumazione delle palme – ha dichiarato dal canto suo Marisca ai vigili urbani nel momento in cui è stato stilato il verbale -. Avendo notato che da parecchi anni cinque aiuole erano sprovviste di piante come quelle già esistenti, e che i cittadini del luogo avevano più volte sollecitato l’Amministrazione comunale a provvedere a tele grave mancanza – prosegue Marisca – io stesso in un video precedente (postato su facebook, ndc) avevo fatto presente all’Amministrazione che ero disponibile a colmare questa lacuna. E così ho fatto, pensando – ha aggiunto – che tale iniziativa non era soggetta a sanzione. E comunque non mi ritengo responsabile di aver commesso una infrazione”.
Marisca, candidato alle elezioni Amministrative del 2013 nella cosiddetta “terza lista” (che rimase fuori dal Consiglio) ha evidenziato che non ha intenzione “di rimuovere le palme” e si è affidato ad un legale che ha dato diponibilità ad assisterlo gratuitamente ed ha lanciato una petizione popolare per salvare quelle palme. Per la cronaca Marisca già negli anni scorsi, esattamente nel 2014, aveva donato delle palme al Comune di Roccalumera e ad altri del comprensorio jonico. Ma in quell’occasione era stato autorizzato ufficialmente. “Dell’accaduto – conclude Marisca – interesserò il Prefetto, non intendo arrendermi”. Quel verbale, a quanto pare, non è che il primo capitolo di un libro ancora da scrivere.
Carmelo Caspanello