Lo scioglimento del Gruppo comunale volontari di Protezione civile,a Roccalumera, si è trasformato in caso politico e con molta probabilità il dibattito sbarcherà in aula. I cinque consiglieri di minoranza hanno presentato una interrogazione, indirizzata al sindaco, al segretario e al presidente dei civico consesso. Giuseppe Melita, Ada Maccarrone, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Rita Corrini, intendono sapere "quali azioni ha messo in atto il primo cittadino quale massima autorità di Protezione civile per mantenere questo importante presidio di sicurezza che in tante occasioni è stato al servizio della collettività”. Ed inoltre “quando è stato cancellato il gruppo e con quale provvedimento”. Le domande non si fermano qui. “Abbiamo chiesto per iscritto – sottolinea il capogruppo Corrini – se ci sono stati solleciti o diffideda parte della Regione prima del provvedimento di scioglimento, come d’altronde accade in tutti i procedimenti amministrativi. Contestualmente vogliamo sapere quali atti formali sono stati adottati per costituire un nuovo gruppo, dalla data di scioglimento ad oggi, così come affermato pubblicamente e come viene utilizzato il mezzo antincendio in dotazione per fini prettamente di protezione civile”.
Nei giorni scorsi il sindaco, Gaetano Argiroffi, aveva risposto ad un primo documento dell’opposizione: “Se il gruppo comunale dei volontari di Protezione civile di Roccalumera si è sciolto – ha sottolineato – la colpa non è assolutamente dell’Amministrazione. La minoranza, che ha fatto esplodere il caso con un documento sa bene cosa è accaduto. Chi gestiva il gruppo – chiosa Argiroffi – non ha presentato per tempo la dichiarazione alla Regione, che ha pertanto provveduto alla cancellazione. Cosa c’entra l’Amministrazione? Perché prima di redigere il documento gli esponenti della minoranza non si sono documentati? E' palese che non abbiamo sciupato alcuna eredità, come sostiene l'opposizione”. Il primo cittadino ha poi dichiarato che “comunque il Comune sta provvedendo a costituire un nuovo gruppo di Protezione civile e le porte saranno aperte a tutti”. Querelle chiusa? Assolutamente no. “L’unica preoccupazione del sindaco – ribatte la minoranza – è affermare che la colpa non è assolutamente dell’Amministrazione scaricando le responsabilità su altri: piaccia o no, invece, il sindaco è la massima autorità di protezione civile ed responsabile unico del gruppo, così come previsto dall’articolo 4 del regolamento dello stesso Gruppo approvato in Consiglio”.
Carmelo Caspanello