Roccalumera. Sicurezza della scuola elementare, genitore scrive al ministro

ROCCALUMERA. Lettera aperta al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e per conoscenza al prefetto di Messina, Francesca Ferrandino e alla dirigente scolastica Mirella Sauastita, sulla sicurezza del plesso scolastico che al centro ospita le elementari. Ad inviarla è stato l’ex consigliere provinciale Giuseppe Lombardo, nella qualità di genitore di due bambine che frequentano quell’edificio. Nel settembre del 2016 era stata presentata una mozione in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza per impegnare l’Amministrazione a provvedere alla verifica e alla vulnerabilità sismica degli edifici strategici roccalumeresi. Nel febbraio del 2017 Lombardo presentò un esposto in Procura “perché la maggioranza, nonostante le richieste della minoranza, non aveva trattato la mozione. Due mesi dopo – evidenzia Lombardo – l’Unione dei Comuni ha adottato una delibera legata ai controlli.

Purtroppo, ancora una volta, mi ritrovo a dover richiamare l’attenzione di tutti sulle criticità presenti in materia di sicurezza dell'edificio in argomento. La triste realtà dei fatti – chiosa il genitore – è che le scuole roccalumeresi non sarebbero ancora dotate delle certificazioni previste, che secondo la normativa vigente gli enti proprietari degli immobili (Province e Comuni) sono obbligati invece ad avere, a prescindere dall’indice di rischio del territorio su cui insistono, con particolare riferimento per gli edifici scolastici per la verifica di sicurezza sismica”. Nella lettera al ministro si ricorda che “è fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, pubblici e privati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.

In particolar modo gli aspetti sottolineati nel documento riguardano “le ripetute sollecitazioni fatte negli ultimi anni proprio al Comune di Roccalumera per procedere alla verifica tecnica di vulnerabilità sismica degli edifici strategici, con particolare attenzioni a quelli scolastici, che nonostante le ripetute assicurazioni da parte dei soggetti interessati, dopo le innumerevoli sollecitazione fatte sia in consiglio e sia con esposto del sottoscritto alla Procura della Repubblica di Messina, ad oggi non è stato messo in campo nessuna azione concreta. Salvo una deliberazione dell'Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, per un incarico parziale che in ogni caso non è stato ancora avviato. Pertanto – chiosa Lombardo – viste anche le cronache degli ultimi anni, ed in particolare sul sisma in centro Italia e le ultime di questi giorni ad Ischia e vista anche la particolarità dell'edificio di cui in oggetto, che si presenta con una sopraelevazione in cemento armato fatta su una struttura in muratura mista a due elevazioni fuori terra realizzata oltre 70 anni fa e quindi con tutte le criticità tecniche costruttive che tale situazione rappresenta, oggettivamente la verifica del rischio di vulnerabilità sismica non può essere più rimandata.

Nella qualità di genitore, quindi, cara Ministra, Le dico in conclusione della mia missiva, che se è vero come è vero che i nostri figli hanno l'obbligo della vaccinazione per andare a scuola e noi come genitori per rispettarlo facciamo di tutto, non capisco perché l'obbligo per gli Enti Locali per la verifica della sicurezza degli edifici dove mandiamo quotidianamente i nostri figli non debba essere rispettato dagli amministratori locali. Cara Ministra, sono morti negli ultimi anni più ragazzi in strutture pubbliche per crolli dovuti ai sismi, anziché per il morbillo.

Quindi, mio malgrado e spero non a discapito delle mie figlie, quest'anno o per lo meno fino a quando non sarà fatto quanto previsto dalle norme vigenti sulla sicurezza degli edifici scolastici, le mie figlie non entreranno a scuola in attesa che quanto previsto sia fatto. Fermo restando che mi riservo di tutelarmi in tutte le sedi per difendere un diritto, sia per le mie figlie e sia per quanti frequentano il Plesso in oggetto, che è quello allo studio in ambienti sicuri. Cordialmente – conclude la lettera – un genitore che vuole solo proteggere i propri figli e quanti frequentano una scuola non a norma.