S. TERESA DI RIVA. "La Sicilia punta al 65% ma già ad oggi con percentuali di circa il 15% non ci sono impianti sufficienti al recupero. Leggendo le dichiarazioni del governatore Nello Musumeci in merito alla raccolta differenziata, potrebbe sembrare che il futuro in materia di rifiuti in Sicilia sia rose e fiori ma credo che qualche approfondimento sia quanto mai doveroso, perché il futuro per noi sindaci di comuni virtuosi (come Santa Teresa di Riva) non è tra qualche mese bensì oggi, ovvero lunedì, quando raccogliendo l’umido dei nostri concittadini e non sapremo dove portarlo in quanto non ci sono impianti disponibili al recupero".
A parlare è il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice. "La Regione, con un pressing forsennato nei confronti di tutti i sindaci dell’Isola – incalza il primo cittadino – chiede ai Comuni di raggiungere le soglie minime di differenziata e noi non possiamo far altro che essere contenti. Ma ad oggi l’impiantistica in Sicilia non è in grado di soddisfare l’attuale fabbisogno, figuriamoci se realmente ci fosse un’accelerazione da parte di altri comuni finiremmo per essere presi a pernacchie dalla gente a cui prima chiediamo di adempiere ad un obbligo di legge e poi siamo noi stessi a non riuscire a farlo rispettare.
Comprendo – prosegue Danilo Lo Giudice – che nessuno ha la bacchetta magica, ma non si può da un lato addossare le responsabilità ai sindaci e dall’altro lasciarci in balia del nulla, chiedendoci di portare la differenziata in discarica, perché la gente tutto ciò non può comprenderlo. E in questo primo fine settimana di agosto il dubbio permane sia per me quanto per tanti altri colleghi sindaci che con tanti sacrifici hanno avviato un percorso virtuoso e si chiedono increduli: ma domani l’umido davvero devo portarlo in discarica?".