Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria ha concesso a Chiara Rizzo la possibilità di entrare in contatto con i figli più spesso. La richiesta del suo legale, l’avvocato Bonni Candido, è stata accolta qualche giorno fa ed ora i carabinieri della stazione Arcivescovado hanno notificato a Lady Matacena il provvedimento che le consente di sentire al telefono i figli tutti i giorni, mentre prima poteva sentirli soltanto sei volte al mese. Entrambi abitano all’estero.
“Si tratta di una concessione (che fa seguito ad una serie di dinieghi e rigetti di istanze) che la nostra assistita ha molto apprezzato perché le consente di esercitare più agevolmente il suo ruolo di genitore,
di non fare mancare ai propri figli (in un momento così difficile) il senso della sua costante presenza e di fargli sentire – anche – attraverso la sua propria voce l’affetto incommensurabile che nutre nei loro confronti”, è il commento dell’avvocato Candido, che si prepara al processo, il cui inizio è fissato per il prossimo 22 ottobre.
Alla sbarra insieme a Chiara Rizzo ci saranno l’ex ministro Claudio Scajola, il factotum di Matacena Martino Politi, le segretarie di Matacena e Scajola, Maria Grazia Fiordalisi e Roberta Sacco.