TAORMINA. “Mentre il turismo in Sicilia quest’anno ha visto un importante impennata di visitatori stranieri che hanno portato risorse, dobbiamo subire queste scene ad opera di chi pur di accaparrarsi clienti distruggono l’immagine della nostra splendida Isola creando un danno per la nostra terra incalcolabile”. A parlare è l’avvocato Manfredi Zammataro, presidente regionale dell'associazione nazionale dei consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino), in merito alla rissa verificatasi il 28 agosto scorso tra i ristoratori di due locali di Taormina, a seguito della quale sono state denunciate dalla Polizia di Stato 7 persone.
“Tutto questo – chiosa Zammataro – è intollerabile. Per tale ragione, depositeremo un esposto alla Procura della Repubblica di Messina chiedendo di individuare i responsabili. Chiediamo formalmente altresì al sindaco del Comune di Taormina e alla Regione siciliana di costituirsi parte civile nell'eventuale processo penale per chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti e – cosa ancor più importante – chiediamo al capo dell'Amministrazione comunale di attivarsi per revocare le licenze ai ristoratori in questione. Dal canto nostro – prosegue l’avvocato – invitiamo i turisti presenti a questo squallido evento a rivisitare il nostro territorio che si è da sempre contraddistinto per l'ospitalità”. Il sindaco, Eligio Giardina, ha dichiarato che “in In merito ai fatti accaduti nei giorni scorsi, che hanno riguardato due locali della nostra città sono pronto ad assumermi qualsiasi responsabilità a tutela del buon nome di Taormina. Non vi è dubbio che si sia trattato di un episodio sconcertante, che macchia l’immagine di una città come la nostra ed arreca un grave danno ad un territorio che da sempre ospita tutti ed e punto di riferimento della ristorazione per i turisti di tutta Italia e di ogni Paese del mondo. Bisogna rispettare le leggi e questo deve valere per tutti, episodi come quello del 28 agosto sono inaccettabili e senza alcun dubbio vanno sanzionati”.
Nei giorni scorsi ha avuto luogo a Messina una riunione della Commissione provinciale per l’Ordine pubblico e la Sicurezza. “Alla riunione – spiega il primo cittadino – erano presenti i vertici delle forze dell’ordine ed è stata affrontata la questione e nel corso della quale è emerso che il sindaco non ha potere di chiudere le due attività. Non posso farlo perché è stato evidenziato nella riunione della Commissione che l’ordine pubblico è competenza della Questura. Ma certamente – incalza Giardina – sollecito le autorità preposte a prendere i giusti e necessari provvedimenti e aspetto che, al più presto, si pronunci in merito la Questura. Chiedo che venga usato il pugno si ferro contro queste vergogne. È una vicenda nella quale a Taormina tutta le forze politiche e la comunità sono unite nel sollecitare un provvedimento esemplare. Se verranno accertati dei reati, il Comune di Taormina si costituirà parte civile».