TAORMINA. Legambiente chiede una rigorosa azione di controllo e di tutela nella vicenda del progetto per la ristrutturazione del convento Hotel San Domenico che per bellezza, antichità e valore, sia dell’edificio sia degli arredi, rappresenta un unicum nel panorama degli alberghi storici, essendo più un museo che una residenza di lusso, anche per le preziose collezioni di arredi sacri, ceramica, dipinti e così via che vi si conservano. “La città di Taormina e il suo comprensorio – sostiene Legambiente – esigono un cambio di rotta: la misura è oltremodo colma, sotto il profilo della mancanza di salvaguardia del patrimonio e dell’identità storica. Troppo spesso l’Assessorato regionale ai beni culturali e la Soprintendenza di Messina hanno dimostrato debolezza, nascondendosi sotto taciti consensi e ambigue motivazioni, malgrado i nostri ripetuti solleciti, di fronte agli attacchi speculativi che hanno fortemente depauperato il patrimonio culturale e paesaggistico di Taormina e del suo comprensorio. E questi assalti, portati avanti da imprenditori privi di scrupoli e di lungimiranza, non trovando finora che scarse resistenze da parte delle istituzioni, preposte alla corretta e sostenibile gestione del patrimonio, stanno diventano più numerosi e violenti. Per chi vive e opera a Taormina – si legge in una nota diramata questa mattina – è sempre più stridente il contrasto tra la comunicazione pubblicitaria di una bellezza stereotipata e immutabile e la sistematica opera demolitrice della vera, straordinaria ma fragile, bellezza di questo territorio”. Ad avviso di Legambiente “non possiamo tollerare che nella continua corsa verso l’aumento del fatturato la città subisca una nuova ferita nel suo patrimonio, da sommare, inoltre allo scandalo del licenziamento dei lavoratori e della chiusura stagionale del più importante hotel di Taormina”. Legambiente chiede agli enti preposti di salvaguardare il futuro architettonico e di arredo dell’Hotel San Domenico “che rischia spogliazioni, danneggiamenti e modifiche che potrebbero sfigurare il magnifico convento e lo storico panorama di cui fa parte”.