Corso Cavour, via Garibaldi, via La Farina, via Cesare Battisti, viale San Martino, via Tommaso Cannizzaro. Sei centralissime strade in cui la doppia fila o la sosta vietata è stata per anni “tollerata” con gravi ripercussioni sul traffico cittadino. Il parcheggio selvaggio è un malcostume diffuso su tutto il territorio comunale, periferie comprese, ma è soprattutto in centro che si fa sentire e testimonia lo scarso livello di vivibilità di una città.
Il problema non è solo il mancato rispetto della legge ma anche il mancato rispetto degli altri. In quelle sei centralissime strade, non si tratta soltanto di non rispettare il codice della strada, si tratta anche di ridurre il numero delle corsie di marcia, con la conseguente creazione di lunghissime code su un’unica fila. E poi ci si lamenta del traffico, perché il parcheggio in doppia fila è incivile solo quando lo fanno gli altri. Certo, poi ci sono i “professionisti”, quelli che l’auto non la lasciano per uno o due minuti, ma per una o due ore. Menefreghismo, oltre che inciviltà e violazione della legge.
Il modo migliore per contrastare queste cattive abitudini è un controllo serrato da parte della Polizia Municipale, con sanzioni a spron battuto che poi tornano utili anche per le casse comunali. Tra ieri e oggi, un’altra testimonianza. Al primo giorno di riapertura al traffico di via dei Mille, conclusa l’esperienza isola pedonale, è tornato l’assalto ai parcheggi “creativi”. Vigili al lavoro e sanzioni numerose ma basterà qualche giorno senza controlli per tornare al caos di sempre.
Stavolta, però, non accadrà. Questo, almeno, nelle intenzioni della giunta Accorinti, che sta provando a mettere in atto una rivoluzione nel campo. Il passaggio della delega all’assessore Cacciola è un segnale in questa direzione così come il trasferimento alla Viabilità di alcuni vigili provenienti da altri settori. I risultati, però, tardano ad arrivare. Il sindaco, in una recente conferenza stampa, ha respinto al mittente le accuse di buonismo. “Siamo l’amministrazione che ha multato più di tutti – ha detto –“.
La differenza rispetto al passato, però, ancora non si vede. Corso Cavour, via Garibaldi, via La Farina, via Cesare Battisti, viale San Martino, via Tommaso Cannizzaro, sono nelle stesse caotiche condizioni degli ultimi anni.
Abbiamo chiesto i motivi al comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi. “Tutto dipende dall’humus culturale di una parte di messinesi incivili – risponde -. L’unica cosa che possiamo fare è multare. Stiamo riorganizzando il corpo e interverremmo in modo massiccio in centro città. Solo tra ieri e oggi abbiamo fatto oltre 300 verbali e saremo sempre più duri contro chi non vuole adeguarsi alla legalità”.
Centinaia di sanzioni potrebbero sembrare molte ma invece sono ancora poche, visto che l’ordine nelle strade non è stato ripristinato. “Accadrà presto – ribatte Ferlisi -. Posso garantire che, con l’ausilio dello scout system, stiamo battendo quotidianamente tutte le strade principali. E sono già iniziate le ‘processioni’ all’ufficio contravvenzioni. Sapevamo che si sarebbe verificato, lo avevamo detto e lo ribadiamo: fate attenzione. Il nostro obiettivo non è quello di fare cassa, anzi ci dispiace dover sanzionare tutti, anche quelli che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma non abbiamo scelta. Probabilmente fin quando non ci si vede recapitare a casa la sanzione, si pensa che siano solo parole e si continua a fare i propri comodi. So, invece, che le code all’ufficio contravvenzioni aumenteranno ancora, ma tutti dovranno tornare a casa con la coda tra le gambe, dandomi ragione. Più che ripeterlo per l’ennesima volta non possiamo fare, abbiamo il dovere di combattere una battaglia a favore della parte buona della cittadinanza”.
Poi ancora sull’aspetto culturale. “E’ quello che deve cambiare – conclude Ferlisi – e per farlo puntiamo sulle nuove generazioni. Abbiamo vinto un premio nazionale per il migliore progetto di educazione stradale e quest’anno lo abbiamo ampliato, rivolgendoci a ben 103 scuole cittadine. La battaglia contro gli incivili non è persa in partenza, anzi sono convinto che la vinceremo noi”.
Solo il lavoro della Polizia Municipale, però, non potrà bastare a risolvere tutti i problemi. In alcuni casi, per agevolarne il compito, la soluzione è quella di impedire fisicamente la sosta. Vanno in questa direzione i lodevoli lavori di moderazione del traffico veicolare, già sperimentati in altre città, per eliminare quantomeno il brutto vizio della sosta angolare, che tanti problemi crea al passaggio dei disabili.
Sul viale San Martino la soluzione è l’isola pedonale, su corso Cavour e via Garibaldi i cordoli, anche se su questi ultimi l’amministrazione comunale ha espresso la propria contrarietà. L’idea che ci si debba abituare al rispetto delle regole senza imposizioni è bella ma si scontra con la realtà di una pista ciclabile utilizzata come parcheggio e di una corsia preferenziale, soprattutto sul corso Cavour, invasa dalle auto a causa della sosta in doppia e persino tripla fila.
E poi i parcheggi multipiano. Ieri l’Orsa ha lanciato una provocazione sullo Zaera: “Una media di 13 auto al giorno su 216 stalli, con un incasso mensile di 1.500 euro a fronte di spese di gestione di 20mila euro. In queste condizioni tanto vale chiuderlo”. Insieme all’allarme, una proposta: “Convertire tutti i parcheggi limitrofi all’esterno in sosta a pagamento”. Un’idea che potrebbe essere valida ed estesa anche al tratto di viale San Martino compreso tra viale Europa e villa Dante, altra strada in cui viene “tollerata” la sosta vietata e che invece potrebbe rappresentare fonte di introito per il Comune, visto che almeno lì la regolarizzazione del parcheggio non creerebbe grossi intralci alla circolazione.
Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, e i fondi sono già stati trovati, dovrebbe diventare un multipiano anche il “fosso” di via La Farina, con il trasferimento dei modulari inutilizzati al Cep. Ed ancora, anche al Cavallotti, la previsione del pagamento automatico al posto degli scomodi “gratta e sosta”, fattore che consentirebbe agli ausiliari del traffico di focalizzare la propria attenzione su altre zone. Tutti progetti che ancora non hanno trovato concreta attuazione. Così come l’apertura al pubblico del parcheggio Gasometro, sul viale della Libertà anch’esso intasato a causa della sosta irregolare.
L’obiettivo è quello di riempire questi parcheggi per liberare le strade dalle doppie file e restituire decoro e vivibilità alla città. Un obiettivo ambizioso, ancora lontano dall’essere raggiunto, ma non impossibile.
(Marco Ipsale)