Ad Accorinti probabilmente è venuto un coccolone. Lo scorso anno, di questi tempi caldi, sotto il sole cocente di luglio, fermava tir sul cavalcavia in dichiarata guerra al gruppo Franza. Uno scontro iniziato al molo Norimberga e finito al Tar di Catania con toni accesi e botta e risposta. Nel 2013, in campagna elettorale, annunciava guerra ai tir, la chiusura della rada San Francesco e la liberazione dal traffico gommato. Ed ancora, nei 40 anni di battaglie che sovente ricorda, gli ultimi 30, ad occhio, hanno visto la Caronte-Tourist in prima fila tra le priorità del sindaco No Ponte. Pertanto, si presume, che se nel luglio 2014 l’amministrazione della rivoluzione era in guerra con il “rivale” di sempre, e nel luglio 2015 il presidente del Teatro Vittorio Emanuele ed il Cda figli entrambi della stagione rivoluzionaria accorintiana si fa sponsorizzare da Caronte-Tourist il concerto per celebrare il 50esimo anniversario del primo traghettamento privato nello Stretto, come minimo ad Accorinti dovrebbe venire un mancamento e ci vorrebbero i sali per farlo riprendere. O forse, quel mancamento, potrebbe venire soltanto all’Accorinticheceraprima e ai rivoluzionaricheceranoprima. Poi, si sa, cambiano tante cose e può accadere che si organizzi un concerto, domenica 12 in fiera, “offerto dalla Caronte-Tourist”, la stessa società che è brutta e cattiva in tempi di campagne elettorali e in 40 anni di battaglie, ma diventa bella e buona quando sponsorizza economicamente gli eventi.
Sia chiaro che il ConcertOpera è, sotto il profilo della prestazione, un grandissimo spettacolo che rende onore agli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele ed ai professionisti che lo hanno realizzato. Non si discute la qualità ed il talento. Ma la coerenza è un’altra cosa. La società ha messo a disposizione del Cda dell’Ente una somma che con ogni probabilità sarà utilizzata anche per sponsorizzare altri eventi e manifestazioni, dal momento che il costo del concerto del 12 è di 18 mila euro, mentre lo stanziamento della Caronte è di gran lunga superiore e potrebbe essere un “tesoretto” per eventuali futuri tempi di magra.
I 50 anni della Caronte Tourist saranno quindi celebrati con le musiche di Verdi, Mascagni, Puccini, Leoncavallo e tratte dal Nabucco, dai Pagliacci, dalla Traviata, grazie alla straordinaria esibizione del coro Cilea di Reggio Calabria e dell’orchestra del Vittorio Emanuele e grazie appunto alla sponsorizzazione del gruppo Franza.
Dopo 40 anni di battaglie, tra le più svariate, molte delle quali “combattute” da Accorinti sul Boccetta e lungo i percorsi dei tir e le ultime delle quali risalgono appena al luglio 2014, appare assai bizzarro che i figli della rivoluzione “festeggino” proprio chi hanno contestato. Un po’ come farsi sponsorizzare l’Expo da Coca Cola e Mc Donald. O come dire che l’Expo “affama i popoli” e poi stanziare 7 mila euro di contributo.
Delle due l’una: o i Franza sono brutti e cattivi e belli e buoni in base alle stagioni, oppure, in fondo, tutti possono cambiare idea ed è più che legittimo.
Ed è amaro il commento dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo: “Il Concerto in onore dei Franza rappresenta un arretramento del tessuto politico e culturale della città. Non si assiste, infatti, ad un atto di mero mecenatismo attraverso il quale un notabile o facoltoso locale contribuisce ad un evento di interesse cittadino. Si tratta della vera e propria celebrazione di una famiglia, di un'impresa che dalla città ha avuto tutto, fino ad averla a disposizione come un lungo serpentone per i Tir che vengono ingoiati dalle proprie navi, mortificando e inibendo qualsiasi altra idea di sviluppo della città. Lo stesso sottotitolo è clamoroso. Si festeggia l'anniversario del primo attraversamento "privato". E che anniversario sarebbe? Sarebbe come volere festeggiare non la prima trasvolata atlantica, ma la sua prima realizzazione in forma commerciale privata. Sarebbe stato peraltro difficile competere con se stessi e magari perdere, dato il totale regime di monopolio nell’attraversamento dello Stretto. In sostanza, il finanziamento del concerto da parte dei Franza ha il sapore di una rilegittimazione e riabilitazione dalle critiche mosse nei confronti dell'attraversamento della città da parte dei Tir, tanto problematico che il Governo concesse i poteri speciali per l'emergenza traffico (“mal gestiti” a detta della stessa Corte dei Conti) proprio per i rischi in termini di inquinamento e interferenza con la normale viabilità cittadina che questo comportava. Con questo concerto si torna ai "padroni delle ferriere", al "possidente terriero" che, insieme alla "forca", dà anche "farina e festa" al popolo. Che questo avvenga proprio nell'era Accorinti è uno di quegli scherzi che la storia si diverte a tirarci, ogni tanto”.
E forse sì, sono strani scherzi della storia, un anno fa la guerra dei tir, quest' anno i rivoluzionari festeggiano chi hanno contestato. Buoni o cattivi a intermittenza.
Rosaria Brancato