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Il Celeste, i palazzetti e la Cappuccini “pronta entro ottobre”: il punto sugli impianti sportivi

MESSINA – Nuovo punto sugli impianti sportivi. Dopo le polemiche della scorsa settimana, durante la quale c’è stata la fondamentale consegna dei lavori di riqualificazione di una struttura simbolo di Messina, lo stadio Giovanni Celeste, l’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro e l’esperto del sindaco Francesco Giorgio sono stati ospiti della quinta commissione, presieduta da Raimondo Mortelliti.

Finocchiaro e l’annuncio su PalaMerlino e PalaMili

Finocchiaro è stato il primo a parlare, facendo un lungo elenco di ciò che è stato fatto e ciò che si farà: “Sullo stato degli impianti sportivi siamo stati sollecitati più volte e abbiamo sempre risposto puntualmente. Sapete benissimo che seguiamo passo passo qualsiasi attività e siamo sempre attenti ad ascoltare le associazioni, a verificare costantemente lo stato dei luoghi, e sapete bene che non è una polemica gratuita ma negli anni passati non sono stati mantenuti come avrebbero dovuto. In questi 5-6 anni ci siamo ritrovati con molti interventi di ripristino da fare per renderli agibili e a norma. PalaTracuzzi, PalaRescifina, abbiamo consegnato i lavori del Celeste qualche giorno fa e quelli per il PalaMerlino saranno consegnati lunedì prossimo. Già appaltati ci sono il PalaTracuzzi, su cui siamo già intervenuti in inverno, per la copertura e per cambiare alcune cose, tra cui gli impianti di illuminazione: l’appalto è di circa 500mila euro. Consegneremo i lavori al PalaMili per un appalto di circa 700mila euro: qui i lavori più importanti saranno quelli della strada d’ingresso e siamo riusciti a svincolare Anas. Ma ci saranno anche nuove luci, le tribune, lavori di sistemazione per l’immediata omologazione del campo, spogliatoi e servizi igienici”.

La piscina Cappuccini “finita” entro ottobre

E ancora: “La Piscina Cappuccini ha avuto un problema con un filtro nei mesi scorsi. Abbiamo dovuto fare l’ordine e variare l’appalto. Tutto sta procedendo e stiamo completando i lavori della piscina e degli spogliatoi piano terra. Entro fine mese ci consegneranno i lavori ordinati e sarà data alla città entro ottobre. Ma per l’impianto Cappuccini stiamo immaginando di partecipare a un bando di Sport e Periferie per avere almeno un milione di euro, se ce ne vorranno altri li metteremo noi. Poi c’è la Juvara dove servirà un intervento, nel breve, per le infiltrazioni, per un costo di 150-200mila euro”.

Occhi sul PalaRussello

“Serve attenzionare il PalaRussello e ci dedicheremo molte energie – ha poi proseguito l’assessore -. La vecchia casa del custode sarà data in comodato d’uso alla Messina Social City per la gestione delle aree esterne e dell’impianto, sarà una sorta di presenza costante per controllare che nessuno abbandoni rifiuti o ci siano atti vandalici. E ancora il campo Bonanno, dove faremo alcuni interventi dopo che l’anno scorso abbiamo messo in sesto l’impianto elettrico. Va fatta una importante pulizia e dopo vedremo se ci saranno società interessate”.

Giorgio e gli “impiantini di quartiere”

L’esperto Giorgio si è poi concentrato sui piccoli impianti: “Per quanto riguarda questi impianti di quartiere siamo partiti da un elenco che abbiamo fatto precedentemente e poi siamo andati a verificare l’effettiva proprietà del Comune, per poter progettare alcuni interventi. Stiamo lavorando con la Patrimonio Spa su questo aspetto per capire se questi impianti, che sono tra 14 e 18, siano riconsegnati alla giunta. Chiamiamoli impiantini di quartiere, ci permetteranno di far giocare ragazzi e adulti a basket, calcio, pallavolo, avvicinandoli allo sport come accadeva quando da piccoli si giocava all’oratorio o nei cortili. Questi sono i luoghi in cui i ragazzi giocano con le loro regole e imparano anche a stare insieme. Credo che questo intervento sarà importante per la città, a completamento dei lavori sugli impianti sportivi più grandi. Ricordo che prima, negli anni scorsi, la dotazione per la manutenzione degli impianti era di appena 34mila euro”.

La piscina in zona sud “è nostro interesse”

Finocchiaro ha poi annunciato: “Si è concluso l’iter per riprendere possesso del playground alla marina militare che daremo in concessione alla federazione. Abbiamo pagato ciò che c’era da pagare ed entro 10 giorni sarà di nuovo del comune”. Dopo un intervento di Cosimo Oteri del gruppo misto, il primo “scontro” con i consiglieri è arrivato quando Giuseppe Villari di Prima l’Italia ha chiesto nuovamente a gran voce una piscina per la zona sud, ribadendo la necessità di un impianto natatorio. Finocchiaro ha spiegato che “sicuramente la zona sud è quella che avendo avuto meno attenzioni sarà la più attenzionati. Si reperiranno delle aree e ci sono tanti progetti. Su questo argomento credo ci sia una ricerca di questo tipo, è nostro interesse realizzare la piscina che è molto richiesta”.

Le tante domande di Carbone

Poi l’intervento di Dario Carbone di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come la discussione arrivi prima degli interventi dei consiglieri sulla relazione del secondo anno e dopo lo scontro della settimana scorsa. Carbone ha posto una serie di domande: “Oggi ci divertiamo. Partiamo dallo stadio San Filippo: l’amministrazione vuole predisporre un bando europeo dopo quello naufragato alcuni anni fa, e se sì, con che tempistiche? E si vogliono reperire fondi per la copertura dello stesso stadio per non farlo escludere a priori dalle grandi manifestazioni? Si può prevedere un servizio di custodia e guardiania per lo stadio visto che uno dei problemi principali è proprio la gestione della foresteria e quale è lo stato di quest’ultima? Poi parlando di concerti: il Comune quanto incassa dai concerti e dalla concessione dello stadio? Queste tariffe saranno ritoccate vista l’appetibilità aumentata? Inoltre, a oggi l’Acr Messina potrebbe stipulare una concessione annuale? E che punto è il recupero crediti cattivo del comune nei confronti della società”.

Poi lo stadio Celeste, con Carbone ad applaudire per i fondi Pnrr “ma restano le questioni del manto erboso, della gradinata e della curva nord. Cosa si vuole fare?”. E ancora la piscina Cappuccini: “Ok la rottura del filtro. Segno che entro ottobre la Cappuccini sarà riconsegnata. Ma se si poteva presentare un solo progetto non era meglio progettare una nuova costruzione? Ne approfitto comunque per fare i complimenti alla commissione per il censimento degli impianti di quartiere e chiedo a che punto siano le interlocuzioni con le scuole per la concessione delle palestre”.

Carbone ha poi concluso: “Parlando del Bonanno, ricordiamo che è uno dei pochissimi impianti per il calcio, e non sappiamo a che punto sia il dialogo con l’Asp per il Mandalari. E inoltre a che punto è il nuovo regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali?”. A dargli man forte è stato il suo capogruppo Libero Gioveni: “Oggi formalmente chiedo alla giunta cosa avete fatto rispetto alla gestione, al gap tra incassi e spese? Avete chiesto alle società perché non pagano? Noi siamo anche amministratori e abbiamo il compito e la responsabilità di guardare anche questi aspetti. Infine ricordo a quando negli anni passati si facevano dei bandi, con requisiti vari, per dare sostegno economico alle società: non si può pensare di ripristinare queste forme di contributi per le società sportive?”

E le risposte di Finocchiaro

Finocchiaro ha poi risposto: “Partendo dalla Cappuccini, l’appalto è stato dato con indicazioni di tecnici specializzati ma sappiamo bene che può succedere l’imponderabile. È successo, non si poteva valutare prima, ma abbiamo risposto immediatamente. Sul finanziamento Sport e Periferie spiego che è un bando che scade a ottobre. Mentre sulle scuole stiamo continuando a parlare con senso di responsabilità per dare un importante risposta alle società, camminando tutti insieme. Sugli affidamenti vi dico che oggi sarei contrario visto che c’è un gran numero di associazioni che ha bisogno di impianti. Folle pensare che ci sia un costo-benefici, comunque. Lo sport per un comune deve avere valore sociale, non economico. In due o tre impianti in cui abbiamo dato affidamento non ci siamo trovati bene”.

La copertura dello stadio Franco Scoglio

“Parlando di stadio, l’impegno sulla copertura è notevole: è stato immaginato un progetto di copertura a sbalzo dello stadio. Un primo passo potrebbe essere la copertura delle tribune, favoriti dalla struttura stessa dello stadio. Entro fine mandato (cioè entro tre anni, ndr) può essere un obiettivo. Mentre per la guardiania, valuteremo se l’esperienza al PalaRussello sarà positiva e penseremo di ripetere”.

E ancora: “L’incasso dei concerti: Messina è davvero la città della musica e degli eventi, perché abbiamo dimostrato che è una città sicura e accogliente per eventi di questo tipo. Ma vorrei ricordare che il singolo show fa incassare 20mila euro, poi circa un euro a biglietto e poi incassa 850 euro al giorno per lo stazionamento dei mezzi e degli attrezzisti. Parliamo complessivamente di circa 50-55mila euro a concerto al San Filippo. Al PalaRescifina non abbiamo voluto alzare ancora le tariffe. Almeno il 70 per cento degli introiti li usiamo per le manutenzioni. Passando all’Acr, quest’anno non ha ancora firmato la convenzione per la foresteria perché ha un pregresso da pagare, e gli è stato sollecitato per vie legali. Loro hanno parlato di spese di adeguamento o ristrutturazione, lavori che andavano fatti e che gli uffici stanno passando al vaglio per riconoscerne la congruità o respingere le richieste del club. Si è stabilito, finché non si arriverà a un punto, che il Messina userà lo stadio soltanto per le partite perché la legge non ci consente di dare una concessione a chi è moroso. La foresteria come tutto l’impianto è del comune. Inoltre parlando del Celeste, dal ministero ci è stato concesso di utilizzare i fondi del ribasso per il manto erboso. Al PalaMerlino si farà lo stesso per altri eventuali lavori non previsti. Curva nord e gradinata del Celeste, invece, se ne parlerà più avanti”.

E Finocchiaro ha poi parlato dei costi rispondendo a Gioveni: “Abbiamo aumentato i costi per poter sistemare gli impianti e darli alle squadre. Ma non possiamo pensare di fare incassi con le società. In ogni caso dovremo tassativamente aumentare le tariffe. Io penso che dobbiamo tenere noi i nostri impianti per poter far giocare le società, ma queste devono capire che si deve pagare di più per poterli mantenere bene. Dare noi un contributo alle squadre non è possibile per noi. Fermo restando che lo sport è inclusione, valorizzazione delle periferie e tanto altro”.