Le gare per l’affidamento del servizio di gestione dei Centri di Aggregazione Giovanile sono state definitivamente sospese. Stamane il dirigente del dipartimento Servizi Sociali, Salvatore De Francesco, ha deciso di ritirare i bandi in autotutela.
La vicenda è nata a seguito della contestazione da parte di una cooperativa concorrente nei confronti della Delfino, vincitrice dell’appalto, sulla presa visione dei locali, elemento necessario a pena di esclusione.
“Ieri ho scritto alla Delfino per convocarli e discuterne già stamattina – affermava De Francesco -. Valuteremo il da farsi in commissione. Vedremo anzitutto quando e se è stata fatta la presa visione dei locali e, in caso negativo, per quale motivo la cooperativa ha dichiarato di averla fatta. Dopodiché potremmo eventualmente integrare con una certificazione prodotta da noi, a meno che non sorgano altri problemi”.
Ed è proprio questo il responso al termine della riunione odierna. Nel bando verrà inserita la clausola che l’attestazione dovrà essere fornirà direttamente dal personale del Dipartimento servizi sociali.
La sospensione comporterà chiaramente un allungamento dei tempi. E già la Fp Cgil, tramite il suo segretario Clara Crocé, ha mostrato il suo malcontento: “Lavoratori e utenti sono nello sconforto, è necessario cambiare sistema gestionale. Quello attuale è incurabile. Domani manifesteremo sin dalle 9 davanti a Palazzo Satellite. A fine turno si
aggiungeranno i lavoratori di Progetto vita, Le Gardenie, Casa Serena”.
Sulla questione dei servizi sociali, più in generale, è intanto intervenuta CittadinanzAttiva, che ritiene sia necessaria una rivoluzione nel campo e propone le sue idee ai candidati a sindaco.
La strada da seguire, secondo il Movimento, è quella del “voucher sociale”, che “darebbe la possibilità al richiedente della prestazione di scegliere tra le cooperative, accreditate dall’amministrazione. Questo sistema garantirà una migliore funzionalità ed efficienza ai servizi erogati, perché gli operatori dovranno conquistarsi e mantenere la fiducia dell’utente e ricevere i rispettivi rimborsi, quale corrispettivo delle prestazioni erogate. Il Comune non dovrà avere rapporto alcuno con i dipendenti delle Cooperative, per cui le stesse sono libere di utilizzare il proprio personale come meglio credono, full time o part-time. E’ augurabile una maggiore vigilanza da parte dell’Ispettorato del Lavoro per verificare il rispetto delle posizioni giuridico-economiche dei lavoratori previste nel Contratto collettivo nazionale di lavoro”. (Ma. Ip.)