La finalità è certamente nobile, ma il costo mensile a carico del Comune oggettivamente oneroso per un ente sull’orlo del precipizio economico. “Casa Serena” , centro di accoglienza per anziani di proprietà comunale, è stata al centro di un conferenza stampa convocata dai consiglieri di palazzo Zanca di Futuro e Libertà Nello Pergolizzi, Giuseppe Trischitta e Claudio Canfora ( quest’ultimo poi assente all’incontro), che sull’argomento hanno anche inviato un’interrogazione scritta al sindaco Giuseppe Buzzanca. I rappresentanti del Fli hanno posto l’accento sul sottoutilizzazione della struttura, che consta di 126 posti letto, ma attualmente ne utilizza solo 98, lasciandone liberi 28. «Questi posti – ha affermato Pergolizzi – potrebbero essere occupati da altrettanti anziani le cui famiglie hanno necessità di sistemare i propri cari. Ci risulta che attualmente al vaglio dell’Ufficio di Servizio Sociale ci siano solo 10 istanze di ammissione e non capiamo se è un problema di inerzia del Comune o di scarsa pubblicità». Una situazione paradossale se si pensa, come evidenziato da Trischitta, «che molti potenziali utenti chiedono continue informazioni presso gli uffici comunali sulla disponibilità di posti letto presso il centro per anziani di Montepiselli e che l’amministrazione comunale pare paghi ingenti somme per ricoveri in diverse strutture abilitate delle provincia e non solo»
Nel corso della conferenza odierna, i due consiglieri comunali hanno inoltre spiegato che la gara d’appalto relativa all’affidamento per 20 mesi del servizio di gestione di “Casa Serena”, prevede « un importo di euro 6.355.179,07, di cui euro 5.188.512,40 rappresentano una spesa irriducibile per coprire il costo del personale e a base d’asta di euro 1.166.666,67 per i costi relativi alle spese generali di gestione». Sei milioni di euro che divisi per i 20 mesi dell’affidamento fanno circa 230 euro mensili. Un impegno economico non indifferente per il Comune che, secondo quanto affermato da Pergolizzi e Trischitta, non sarebbe neanche “ammortizzato” dalle quote di compartecipazione al costo dei servizi da parte degli utenti sia perché i 28 posti lasciati vacanti significano 28 quote in meno sia perché molti utenti risulterebbero morosi.
Alla luce di quanto esposto, Trischitta e Pergolizzi vogliono quindi sapere da Buzzanca «quali sono le motivazioni della mancata copertura dei 28 posti letto disponibili presso la Casa di Riposo Comunale “Casa Serena”; quante istanze di ricovero risultano in giacenza presso il competente Ufficio di Servizio Sociale; a quanto ammontano gli introiti relativi alla riscossione delle quote di compartecipazione degli utenti ospiti presso la Casa di Riposo Comunale, dal 1° maggio 2011 (data affidamento del servizio), a tutt’oggi; a quanto ammontano i crediti vantati dall’Amministrazione Comunale nei confronti degli utenti morosi; quali atti siano stati posti in essere per il recupero di tali somme e se vi sono somme prescritte ed il relativo ammontare».
I due esponenti di Fli invitano, inoltre, il primo cittadino «a dare disposizioni ai competenti Uffici, affinché venga adeguatamente pubblicizzata la disponibilità di posti letto al fine di consentire, a chi fosse interessato, di usufruire della struttura pubblica con conseguente riduzione di inutili esborsi per l’Ente».
In attesa di riposta da parte del sindaco, va detto che Casa Serena sarà presto sottoposta ad interventi di ristrutturazione per adeguare la struttura alla normativa vigente. (Danila La Torre)