Società

Centro commerciale di Zafferia, si attendono i pareri della Regione su mini svincolo e variante

MESSINA – Il Centro commerciale di Zafferia si farà ma passerà ancora tempo e sarà diverso dal progetto originale. Se n’è parlato in una seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla presenza del vicesindaco Salvatore Mondello. Assente, invece, la ditta che dovrebbe costruire il centro commerciale, che ha risposto di non poterci essere ma di essere disponibile a fissare un’eventuale nuova data. E si sono giustificati anche i rappresentanti del Cas, interessati dall’opera per lo “svincolo” autostradale di Zafferia, che dovrebbe essere realizzato insieme alla struttura.

Mondello, il “mini svincolo” e la variante

A spiegare qual è la situazione, dopo l’apertura affidata ai primi firmatari, Libero Gioveni e Giuseppe Villari, è stato il vicesindaco Salvatore Mondello: “Stiamo parlando di edilizia privata e a mio avviso non ha alcuna competenza il Consiglio comunale, al di là delle considerazioni sacrosante dai consiglieri, a maggior ragione in questa fase. Stiamo parlando di un’attività soggetta al permesso di costruire, riconducibile nell’alveo delle attività edilizie. La procedura è partita forse anche prima del 2008 e il Consiglio comunale nel corso degli anni ha sentito le varie posizioni per le opere complementari”.

E l’assessore, che ha parlato di un “mini svincolo”, ha proseguito: “La ditta ha firmato la convenzione che prevedeva che prima di poter procedere era necessario realizzare le opere di urbanizzazione ed è normale che sia così. Ha il permesso di costruire condizionato e dal rilascio del permesso può trascorrere un anno, anche se la legge regionale prevede di prorogare l’inizio dei lavori. L’impresa l’ha fatto e ha presentato una variante del progetto originario, proprio perché parlavamo di un progetto vecchio dal punto di vista commerciale ed economico. Ci si è resi conto che probabilmente il bacino non era più quello per cui era stato previsto originariamente. La variante prevede un polifunzionale di carattere privatistico, credo con qualche sala cinema in più, ad esempio. Partendo la variante, uno degli aspetti più importanti è quello legato alla verifica ambientale. Oggi siamo nello stallo in cui la società ha richiesto la valutazione di impatto ambientale alla Regione e se non prima arriva non si può partire”.

“Ma resta – ha aggiunto Mondello – la convenzione che prevede le opere di urbanizzazione e una di queste preliminari è l’innesto con l’autostrada, che ancora non ha il parere. Al netto della presenza o meno della ditta dei lavori, ritengo che la trattazione di questo tema potrebbe essere rinviata al momento in cui inizieranno i lavori legati alla parte pubblica, cioè a queste opere di urbanizzazione, affinché l’amministrazione e il Consiglio comunale verifichino il cronoprogramma e l’aderenza delle opere alla progettualità. Ritengo che il ragionamento sia questo, visto che parliamo di un progetto con una ricaduta importante sulla città in un’area che a livello urbanistico è piuttosto, tra virgolette, compromessa dalle varie attività aperte negli anni senza le opere di urbanizzazione a corredo”.

Dopo di lui a parlare è stato il geometra Magazzù: “La variante che hanno proposto aumenta i rapporti di copertura, cioè il volume da insediare, con un incremento di circa seimila metri quadrati. Modificano gli scavi per ricavare una multisala e riducono alcune superfici”.

Nel frattempo, si attendono i pareri della Regione siciliana.