Anche il Pdl ha il suo candidato a sindaco: Vincenzo Garofalo. La notizia, già emersa nei giorni scorsi (vedi correlato), è stata ufficializzata al termine del vertice pomeridiano.
Il deputato regionale Nino Germanà, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto hanno incontrato i consiglieri comunali, provinciali e di quartiere nella sede di via I Settembre e hanno “benedetto” la candidatura di Garofalo, che il 28 febbraio scorso era stato riconfermato deputato nazionale grazie all’ottimo risultato ottenuto in Sicilia dal Popolo delle Libertà.
"Adesso– ha dichiarato Enzo Garofalo– è importante aprire un confronto, al di là degli schieramenti, con quanti hanno a cuore il futuro di Messina. Formeremo una squadra di altissimo profilo politico e di elevato livello professionale che dia finalmente respiro adeguato alle aspettative dei cittadini".
Nonostante la prestigiosa e per nulla scomoda – contrariamente a quella cittadina – poltrona romana, Garofalo ha dunque scelto di mettersi in gioco per amore della propria città e buttarsi nella lunga campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno, che vede in campo già sette aspiranti sindaco: Felice Calabrò, fresco di elezione alle primarie del centro sinistra; gli “indipendenti” Pippo Isgrò; e Sergio Indelicato; Renato Accorinti; la “grillina” Maria Cristina Isaja; Alessandro Tinaglia di Reset; e l’ex alleato Gianfranco Scoglio di Nuova alleanza, che salvo soprese correrà contro il Pdl potendo contare sull’appoggio dell’ex primo cittadino Giuseppe Buzzanca, Mimmo Nania e Santi Formica. La “triade”, espressione della destra messinese , può ancora contare su numerosi sostenitori e rischia di diventare un ostacolo alla corsa che dovrebbe portare Garofalo alla guida di Palazzo Zanca.
Secondo quanto trapela dalla riunione pomeridiana, il Pdl tenterà quindi un approccio pacificatore con gli ex an , ma seguendo la logica della condivisione di un percorso e non quello di una spartizione post elettorale in ossequio al manuale cencelli. Tuttavia, in questo momento, la distanza tra le due parti resta notevole e, a meno di clamorosi risvolti, difficilmente gli ex di Forza Italia e gli ex di Alleanza nazionale troveranno la sintesi per correre unti e compatti alla conquista del Comune.
Intanto, dentro i palazzi cittadini, la candidatura di Garofalo viene vista come la migliore candidatura che il Pdl potesse esprimere in questo momento di grave crisi per Messina. Il deputato azzurro è particolarmente stimato per la sua onestà e serietà e viene da molti ricordato come un buon amministratore, tanto dell’Iacp quanto dell’Autorità portuale. Anche se la carica di sindaco sarà tutta un’altra storia. (DLT)