A mezzogiorno sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature alla Presidenza del Teatro Vittorio Emanuele. All’Urp, entro i termini, sono arrivati circa 80 curricula, 50 dei quali nella mattinata di oggi. Probabilmente nessuno si aspettava una simile partecipazione ma è il segnale della voglia di scommettersi in prima persona che i messinesi hanno in ogni settore. La poltrona che è stata negli ultimi anni di Luciano Ordile, in uno dei periodi più bui e travagliati della vita dell’Ente, nonostante le difficoltà che avrà chi la occuperà al suo posto, è quindi contesa da un esercito di 80 messinesi che ritengono di avere le carte in regola. Presto per fare il toto-nomine anche perché Accorinti ha dichiarato che sceglierà in base al merito e non al manuale Cencelli.
Non mancano le indiscrezioni sulla carica degli 80: già la Cisl ha sostenuto il nome di Ubaldo Vinci, tra gli artefici del Cineforum don Orione nonché di numerose iniziative culturali. Dal mondo della cultura viene anche Laura Pulejo, esponente del Megafono, con alle spalle diversi eventi ed impegni nel settore, il cui nome nei mesi scorsi era stato dato per quasi ufficiale per il commissariamento della Presidenza dell’Ente. Tra i curricula c’è quello di Ninni Panzera, dall’87 segretario generale di Taormina Arte e che al mondo del cinema e dello spettacolo ha dedicato tutta la vita. Su facebook è nato il gruppo che sponsorizza Vincenzo Bonaventura Presidente. Il noto giornalista, anche lui con una carriera dedicata con successo al settore, è stato negli ultimi anni addetto stampa del Vittorio Emanuele. Spunta poi il nome dell’ex deputato ed ex sindaco di Taormina Mario Bolognari, professore universitario e autore di diversi testi. Bolognari, nei mesi scorsi, dopo essersi nuovamente candidato alla guida del comune di Taormina rinunciò per protesta “con quelle forze politiche che avevano iniziato a mercanteggiare sugli assessorati”. A presentare il curriculum è stato anche il segretario cittadino dell'Italia dei Valori, Salvatore Mammola candidato nella lista Cambiamo Messina dal basso alle scorse amministrative ed impegnato in numerose battaglie nel sociale e per la legalità. Un pensierino ce l’ha fatto anche Egidio Bernava, anche lui con un curriculum di primo piano nel settore, nonché ex presidente dell’Ente teatro, attuale presidente dell’Agis Sicilia, ex esperto culturale del Comune ed assessore designato da Felice Calabrò per la cultura. In corsa anche l'ex assessore all'urbanistica della giunta Buzzanca Giuseppe Corvaja.
Nei prossimi giorni Accorinti avrà un bel da fare, perché 80 curricula sono tantissimi e tutti di spessore e non sarà facile scegliere anche perché quella poltrona scotta tantissimo ancor prima di essere assegnata. L’eredità lasciata dalla precedente gestione, così come la situazione dei Teatri dell’isola è tale che più che ci sarà da rimboccarsi le maniche e dare quelle risposte che in questi anni sono mancate. Si va dalla stabilizzazione degli orchestrali alle problematiche dei dipendenti e dei precari, dalla pianta organica ai bilanci non approvati, passando per i tagli ai contributi regionali. E tutto questo mentre la stagione 2013-2014 dovrebbe già essere stata allestita. Il sipario è calato da un pezzo ma adesso deve necessariamente aprirsi un nuovo scenario.
Intanto Crocetta ha revocato la nomina di Lucia Tarro Celi a commissario del Cda. In verità sulla nomina c'erano già le nubi di quanti sostenevano che era indispensabile il passaggio, per le nomine di non funzionari regionali, in Commissione Affari Istituzionali (la commissione dell'Ars dove restano "in ostaggio" dei turbolenti scontri tra il governatore e gli alleati tutte le nomine). Crocetta però, in questi giorni in vena di dietro-front, dopo aver revocato la revoca dell'autorizzazione al Muos ed aver detto prima si poi no poi si all'aumento dell'Irpef ha cambiato idea anche sulla nomina della Tarro Celi, revocando il provvedimento. Il commissariamento del Teatro, da novembre scorso è stato un "tormentone" con diverse indiscrezioni e numerosi annunci da parte del governatore. Intanto è la stessa interessata a spiegare l'accaduto: “Un disguido di natura formale ha determinato l'impedimento all'attuazione della mia nomina a commissario del CDA con l'obiettivo di traghettare l'Ente verso un riassesto tecnico- amministrativo del proprio bilancio e dei problemi che ne hanno determinato l'immobilismo. Sono convinta che il commissario ad acta, nominato nell'ambito dei funzionari della Regione, così come previsto dalla legge Monti, affronterà i nodi cruciali che il Teatro richiede. Io ringrazio,comunque, il Presidente per la fiducia accordatami, così come sento di rivolgermi a tutte le persone, gli artisti, i lavoratori, le forze sindacali con le quali ho interloquito in questi giorni, per dichiarare loro che, al di là dei ruoli istituzionali, potremo sempre lavorare per condividere insieme al Presidente eletto, un percorso di vero rinnovamento di una struttura centrale per la crescita culturale della città e delle nuove generazioni"
Rosaria Brancato