Quando gli animi si esasperano le reazioni dei diventano imprevedibili. Non si può vivere tra i rifiuti e soprattutto con la paura che zecche e pulci mordano i propri figli. La situazione di estremo degrado ambientale con la quale erano costretti a coabitare gli abitanti del rione Cannamele è esplosa oggi con un blocco stradale. Stamattina dalle 11, 15 e per un'intera ora gli abitanti delle casette che si trovano nei pressi di Maregrosso hanno bloccato la strade e hanno protestato perché si sentono abbandonati dalle istituzioni. E proprio per attirare l'attenzione delle istituzioni questa mattina hanno deciso di fare esplodere la protesta in un modo che non sarebbe certo passato inosservato. Hanno bloccato via La Farina chiedendo interventi urgenti per ripristinare le condizioni di umana sopravvivenza. Condizioni che ieri non si sono dimostrate tali quando un ragazzino di 11 anni è stato portato al Policlinico perché morso da zecca.
Sul posto stamattina si era recato Di Maria di Messinambiente assicurando che avrebbe provveduto a rimuovere sporcizia varia presente in strada e a portare via le carcasse di animali morti presenti in una baracca data alle fiamme ieri. Il commissario Armando Di Maria davanti agli abitanti in protesta ha poi chiamato l'assessore Signorino per far presente le criticità espresse dagli abitanti. Dopo un'ora dal blocco la circolazione in via La Farina è tornata alla normalità. E la normalità igienica è stata ristabilita con l'intervento dei mezzi di Messinambiente che hanno ripulito l'intera zona riempendo otto camion di rifiuti. Sono state abbattute anche alcune baracche disabitate che erano diventate rifugio di tossicodipendenti e sbandati di ogni genere.