Le onde blu nei corridoi. Colori e simboli sulle pareti. Una nuova vita per il Centro Clinico Nemo Sud. Un taglio del nastro che oggi, a cinque anni dalla nascita di questa grande famiglia che vive al IV piano del padiglione B del Policlinico, significa diventare grandi, raccogliere i frutti seminati in questi anni e soprattutto poter aprire le porte del centro a molti più pazienti. Quella che si è celebrata oggi al Centro clinico Nemo Sud è stata una festa. Nemo ha raddoppiato i suoi posti letto che da oggi sono diventati 20 e così potrà dare ancora più risposte ai pazienti che in questa struttura hanno trovato eccellenza, cure, assistenza, cuore e un vero punto di riferimento per le malattie neuromuscolari.
Oggi al Nemo c’erano tutti. Le associazioni di pazienti, AISLA, UILDM e Famiglie SMA che per prime, insieme con Fondazione Telethon, hanno creduto che Nemo potesse realizzarsi al Sud. C’erano l’Università e il Policlinico di Messina che in questi anni hanno sempre supportato la progettualità. C’erano medici, infermieri, operatori e tutti coloro che, giorno dopo giorno, hanno reso concreto il miglioramento della qualità di vita di chi al Nemo si rivolge, guidato dal professor Giuseppe Vita, direttore della U.O.C. di Neurologia e malattie neuromuscolari e responsabile scientifico di Nemo Sud. C’erano anche le autorità: l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, il sottosegretario del Ministero della Salute Davide Faraone, è intervenuto il Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco Mario Melazzini, c’era naturalmente un emozionato e felice Alberto Fontana, presidente della Fondazione Aurora che gestisce il Nemo, c’era la deputazione regionale messinese, il sindaco Renato Accorinti. C’erano i tantissimi amici che Nemo ha riunito attorno a se in questi anni, riuscendo a fare breccia nel cuore dei messinesi che si sono mobilitati per Nemo. Perché la cosa bella nel visitare oggi la nuova ala del reparto è stato vedere concretizzato l’impegno e la generosità di chi si è messo in gioco e ha donato il suo contributo per far sì che i 10 nuovi posti letto diventassero realtà. Ogni nuova stanza è stata realizzata grazie agli amici del Nemo. Ci sono le targhe nei corridoi a ricordare che Messina sa mobilitarsi.
E’ stato bello soprattutto vedere i pazienti del Nemo e le loro famiglie vivere questa giornata con l’emozione di chi sa sulla propria pelle cosa resta tra quei corridoi quando la festa finisce e quelle stanze sono una seconda casa.
Francesca Stornante