Si è svolta ieri la tradizionale cerimonia di consegna del cero votivo alla Santa Eustochia, unica santa canonizzata fuori dalle mura del Vaticano. Un momento particolare che ogni anno si rinnova alla presenza delle autorità e dei vertici delle amministrazioni. A leggere il decreto del Senato messinese che il 2 luglio del 1777 istituì una tradizione che si è poi rinnovata per secoli è stata la presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile. L’arcivescovo monsignor La Piana si è soffermato sulla necessità di educare le famiglie al “senso di responsabilità verso l’ambiente, le cose, le persone” e rivolto agli amministratori ha esortato a rendere più “umana” la città e ad attrezzarla di quelle strutture e strumenti che la rendono decorosa anche agli occhi degli altri, come i turisti, che sbarcando in riva allo Stretto per lo più inciampano nei rifiuti più che nelle opere d’arte. A consegnare il cero e ad accendere la fiammella simbolo di devozione è stato il sindaco Accorinti. A istoriare il cero quest’anno è stata l’artista della ceramica Cecilia Caccamo che ha scelto una decorazione in maiolica con 200 tessere dai colori della luce, ed ha anche progettato il portacero. Prima della cerimonia si sono levate alte le note dei brani scelti dalla Brigata Aosta, e durante la serata quelle delle Corali di Santa Maria Goretti e di Eugenio Arena. Fotogallery di Serena Capparelli