Importanti riconoscimenti per l’Irccs “Bonino – Pulejo” di Messina. Il ministero della Salute, infatti, nell’ambito dei bandi “Giovani ricercatori” e “Ricerca Finalizzata 2009”, ha concesso un finanziamento per un progetto
scientifico realizzato in collaborazione con l’Università di Perugia e per altri tre progetti presentati da giovani ricercatori siciliani, che fanno capo al Centro Neurolesi “Bonino – Pulejo”. “L’auspicio – ha commentato l’assessore regionale per la Salute della Sicilia, Massimo Russo – è che si sviluppi sempre di più la necessaria attenzione alla ricerca sanitaria di qualità indispensabile per far crescere il sistema siciliano, che non è ancora competitivo con le migliori regioni d’Italia”.
In particolare, Olimpia Musumeci ha presentato un nuovo modello integrato per la gestione delle atassie
spino-cerebellari; Gianluca Trifirò, in collaborazione con diversi centri italiani e l’Università di Rotterdam (Olanda), ha proposto uno screening su diversi milioni di pazienti in Europa per verificare l’incidenza di effetti collaterali di tipo cardiovascolare in pazienti dementi trattati con antipsicotici; Luigi Mazzone è stato premiato
per un progetto di risonanza magnetica funzionale in pazienti con disordini dello spettro autistico; lo studio di Carlo Riccardi riguarda invece gli effetti di differenti tipi di farmaci glucocorticoidi su un modello murino di trauma spinale. L’importo complessivo dei progetti ammonta a poco più di un milione di euro,
somma che sarà reinvestita nell’attività di ricerca.
Grande soddisfazione è stata espressa da Vincenzo Barone, da circa un mese nuovo direttore generale del “Bonino – Pulejo”. “Questi riconoscimenti – ha detto Barone – contribuiscono a rendere l’Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo un importante punto di riferimento per tanti giovani ricercatori siciliani, costituendo un argine non trascurabile alla fuga dei cervelli. Stiamo rilanciando l’attività scientifica ed assistenziale e grazie ad una nuova metodica organizzativa dobbiamo raggiungere gli elevati standard di efficienza che hanno permesso al Bonino – Pulejo di rappresentare una importante struttura di riferimento per la sanità meridionale”.