Politica

Chi “cambierà il passo” oggi? A Palazzo Zanca è il momento del dentro o fuori

Si ricomincia. Oggi alle 15 il secondo round del “cambio di passo” chiesto dal sindaco Cateno De Luca. Sono ormai trascorse le 48 ore di pausa dalla seduta di lunedì pomeriggio che ha regalato un imprevedibile colpo di scena e aperto un nuovo fronte di scontro politico. Oggi si torna in aula ma gli scenari che si prospettano sono davvero tutti da decifrare. Perché lo strappo avvenuto con Sicilia Futura lascia una certezza: è assai improbabile che il sindaco potrà contare sui tre voti dei consiglieri che fanno capo al partito di Beppe Picciolo.

Lo scontro con Beppe Picciolo

Lo avevano dichiarato in aula opponendosi così alle continue offese lanciate dal sindaco ai consiglieri comunali. Poi De Luca ha esasperato i toni con la diretta Facebook di lunedì sera. Duri e pesantissimi attacchi contro Beppe Picciolo, mano tesa però ai consiglieri che a questo punto dovrebbero di fatto sconfessare il loro leader per accettare di tornare in aula a votare il “Cambio di passo” così com’è. Ed è praticamente certo che da parte loro non ci saranno passi indietro.

I tre voti che vengono a mancare di Sicilia Futura rimescolano le carte in gioco e fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte della bocciatura. Quindi a questo punto le sorti del “Cambio di passo” potrebbero essere nelle mani dell’area genovesiana di centrodestra oppure in quelle del Pd. Per arrivare a quei 17 sì che De Luca ha posto come condizione per andare avanti a questo punto serve che qualcuno il passo lo cambi davvero, facendo però un passo indietro rispetto a quelle che erano le iniziali intenzioni dichiarate.

Cambio di passo in consiglio comunale

Dal centrodestra potrebbero essere diversi i voti in ballo. Ci sono i cinque consiglieri dei gruppi che fanno riferimento al deputato Luigi Genovese che potrebbero decidere di “immolarsi” per evitare di andare a nuove elezioni, così come ha annunciato De Luca. Nonostante proprio Genovese jr sia stato duramente attaccato appena pochi giorni fa da De Luca. Ci sono anche i consiglieri della Lega che si erano dichiarati lontani dalle posizioni del “cambio di passo” ma potrebbero trovare qualche buon motivo per cambiare idea e aprire alla possibilità di un voto favorevole.

Più difficile che sia il Pd a trovare i numeri per far quadrare i conti in aula. A meno anche in questo caso non ci sia qualche clamoroso dietrofront. 

Le ipotesi per il sindaco De Luca

Un’ipotesi che potrebbe aumentare le possibilità per un’apertura più condivisa potrebbe essere un passo indietro da parte del sindaco De Luca. Immaginare che possa ritirare la delibera sul “Cambio di passo”, come in aula qualcuno gli ha chiesto, è assolutamente fuori discussione. Però potrebbe decidere di andare incontro a quelle che sono state alcune delle richieste che anche durante la prima seduta di lunedì erano emerse. Come per esempio cambiare l’oggetto e l’impostazione di questa piattaforma politico-programmatica per togliere il senso politico di questo atto che nasce sostanzialmente con l’obiettivo di creare una maggioranza d’aula su cui De Luca vuole essere certo di poter contare. Oppure mediare sulla parte che riguarda le modifiche del regolamento consiliare. O rinunciare all’istituzione vera e propria della “cabina di regia” dopo il no totale all’intergruppo.

Insomma, per De Luca le strade potrebbero essere diverse. E di certo queste ore che hanno preceduto il secondo round sono servite anche per cercare di capire quale potrà essere la strategia migliore. Lunedì sera, in diretta Fb, ha dichiarato di non avere nessun desiderio di andare a nuove elezioni, anche se l’atteggiamento di scontro a muso duro che ha messo in campo proprio in questi giorni di dibattito sul “cambio di passo” hanno fatto pensare all’opposto.

Finora è accaduto tutto e il contrario di tutto. Cosa accadrà oggi sarà tutto da decifrare.

Francesca Stornante