Troppe inesattezze sulla vicenda Palanebiolo, parla il Prefetto Trotta. “Le Dune abusivo”

Una serie di chiarimenti per evitare di inciampare in valutazioni errate o che non corrispondono esattamente alla realtà dei fatti. Chiarimenti necessari per il Prefetto Stefano Trotta che interviene sulla vicenda che riguarda la gestione dell’emergenza immigrati che anche Messina si è trovata improvvisamente a dover affrontare. La Prefettura fin dall’inizio è stata la cabina di regia, per questo il rappresentate messinese del Governo ha sentito l’esigenza di precisare alcuni passaggi che riguardano le tantissime cose accadute dallo scorso 9 ottobre, quando cioè un’ottantina di giovani migranti è giunta nella città dello Stretto da Pozzallo.

Intanto il Prefetto ha ricordato che come tutte le Prefetture del sud Italia, anche Messina è stata attivata dal Ministero dell’Interno per fronteggiare la pesantissima ondata di migranti giunti in Sicilia e non più sostenibile dai soli CARA, i centri di prima accoglienza. Da qui la necessità di allestire strutture per l’accoglienza temporanea in attesa di nuovi trasferimenti, dunque la scelta che in città è ricaduta sul Palanebiolo, grazie anche alla disponibilità dell’Università, in quanto struttura che per la Prefettura aveva tutti i requisiti necessari sia sotto il profilo della sicurezza che per quanto riguarda l’ordine pubblico. Una circolare è stata poi inviata a tutti i Comuni di competenza della provincia per chiedere di segnalare eventualmente la possibilità di mettere a disposizione strutture pubbliche per l’accoglienza, sempre temporanea. L’unico ad aver risposto è stato quello di Fondachelli Fantina, lo stesso che si era dichiarato pronto ad ospitare la salma di Priebke.

E il Prefetto ha sottolineato che devono essere pubbliche per precisa direttiva del Ministero. Dopo aver spiegato questi passaggi che rappresentano il riassunto di quanto accaduto in queste settimane, Trotta si è soffermato in particolare su tre questioni: l’ipotesi di trasferire i migranti nel residence turistico Le Dune di Mortelle, ipotesi che in questi giorni è stata anche avanzata più volte dall’amministrazione comunale; la presenza di minori tra gli ospiti del Palanebiolo; la mancanza di assistenza legale per gli immigrati. Questioni che a quanto pare, secondo Trotta, stanno creando non poca confusione e che sono state al centro dell’incontro di ieri sera durante un incontro con l’assessore Filippo Cucinotta e il vicesindaco Guido Signorino.

Primo punto: Le Dune. Il Prefetto ha spiegato che non è un’ipotesi da poter prendere in considerazione perché si tratta di un complesso edilizio che dal 2007 è oggetto di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria che lo ha classificato come edificio da abbattere in quanto abusivo. Dunque sarebbe impensabile che la Prefettura decida di trasferire circa 80 immigrati in una struttura abusiva.

Secondo punto: minori. In questi casi la loro eventuale presenza deve essere immediatamente segnalata al Tribunale dei Minori che subito procede ad assegnare la tutela al Comune o ad assistenti sociali che comunque fanno capo al Comune. Subito dopo scatta il trasferimento in strutture adeguate. “Non è vero che ci sono stati tanti minori, ad oggi ne abbiamo registrato solo uno su 80 e abbiamo naturalmente seguito questa procedura” ha puntualizzato Trotta.

Sull’assistenza legale che sarebbe mancata, il Prefetto ha spiegato che dal primo giorno sono state date precise indicazioni alla Questura di informare i profughi di quelli che sono i loro diritti e soprattutto della possibilità di richiedere la “protezione internazionale”, quindi asilo. In molti hanno già compilato i moduli e le domande sono state inviate alla Commissione di competenza che è quella di Trapani, davanti alla quale si dovranno successivamente presentare.

Per il Prefetto dunque le polemiche sorte in questi giorni non hanno fondamento, considerato anche che la linea tenuta dalla Prefettura risponde alle direttive impartite dal Ministero. “E’ vero che molte associazioni hanno offerto il loro contributo, ma quando ci giungono richieste di accesso alla struttura per più di 50 volontari non possiamo accoglierle per evitare di creare solo confusione”.

Piccola nota a parte: tornando con la memoria all’alluvione del 1 ottobre 2009 ci si ricorderà che una delle strutture che diede immediata ospitalità agli sfollati di Giampilieri fu proprio il residence Le Dune. Per diversi mesi circa duecento alluvionati hanno vissuto giorno e notte nella struttura di Mortelle. Viene lecito chiedersi come ciò sia stato possibile se l’edificio dal 2007 è stato dichiarato abusivo dall’Autorità giudiziaria.

Francesca Stornante