Era il 17 maggio del 1970 quando don Egidio Mastroeni è stato ordinato sacerdote, in piazza S. Pietro, in vaticano, da papa Paolo VI. Un privilegio di cui ha usufruito insieme ad altri 278 diaconi nel giorno della Pentecoste. Sono passati 45 anni. Un traguardo importante che l’intera comunità di Antillo, paese in cui è giunto nel 1973, ha voluto festeggiare con una solenne celebrazione eucaristica. Il sindaco Davide Paratore, con tanto di fascia tricolore, ha donato al sacerdote una targa ricordo, il coro una stola. Ma il significato di questa giornata è racchiuso nei tanti attestati di stima ricevuti da don Egidio anche attraverso tante lettere e pergamene. In prima fila anche il comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Daniele Settimo.
“E’ stata ed è una guida spirituale – ha detto il sindaco – punto di riferimento per tutti gli antillesi”. E non solo. Per lunghi anni padre Egidio ha insegnato religione al liceo classico di S. Teresa di Riva. Tra i suoi alunni, ironia della sorte, Giovanni Lo Giudice, il giovane di Furci Siculo che lo scorso 26 aprile è stato ordinato sacerdote nella Basilica di S. Pietro da papa Francesco. I due sono particolarmente legati e quando padre Giovanni torna in Sicilia cerca sempre il suo professore.
“E siate con noi spiritualmente uniti – disse nel Regina Caeli del 17 maggio del ’70 papa Paolo VI – e di presenza se potete, quest’oggi, che, su questa piazza, a onore dello Spirito Santo e a conforto della Chiesa, celebreremo una grande cerimonia; straordinaria!: la ordinazione sacerdotale di 278 Diaconi, di Roma, d’Italia, d’Europa e di altre parti del mondo. Una bella Pentecoste!”. Quell’abbraccio con il pontefice in occasione dell’ordinazione è un ricordo indelebile nella memoria di padre Egidio. Lo stesso è accaduto 45 anni dopo per un altro giovane sacerdote dell’hinterland jonico, don Giovanni Lo Giudice, con papa Francesco.
Carmelo Caspanello