“Qualcuno alla fine dovrà rendere conto di decisioni prese in modo così superficiale. Non possono isolare un paese senza verificare quello che fanno. Non è questo il modo d’intendere il ruolo di un ufficio pubblico. Ho già parlato con il questore e con il vice prefetto. Io rappresento Rometta e i suoi cittadini e non ci stiamo a restare isolati solo per queste leggerezze”. Il sindaco Nicola Merlino non è tipo da mandarle a dire e infatti ha già scritto al Commissario della Provincia Filippo Romano, al Prefetto Stefano Trotta ed al Dirigente generale della Protezione civile.
Il fatto è che dal 29 gennaio, in seguito ad uno smottamento, l’ex Provincia ha chiuso a tempo indeterminato la Strada provinciale 56 Venetico-Rometta, per motivi già fonte di perplessità per il sindaco, ma il vero problema è rappresentato dall’altra unica via d’accesso rimasta percorribile (si fa per dire) la strada provinciale 54. Morale della favola, in base a questo provvedimento gli abitanti di Rometta rischiano di restare in caso di maltempo e comunque a lungo, senza la possibilità di lasciare il paese. Isolati. Andiamo per ordine.
“In occasione dei fenomeni meteorologici verificatesi la settimana scorsa ed in conseguenza della caduta di massi in contrada Pilostrico– scrive Merlino nella nota– la Provincia Regionale ha ritenuto di adottare, con qualche leggerezza, l’ordinanza n. 4/2015 di chiusura della Strada Provinciale n. 56 Venetico/Rometta. Il Sindaco che ha partecipato personalmente al sopralluogo effettuato dal geologo della Provincia Regionale Privitera, ritenendo che detto provvedimento per altro scarsamente motivato, penalizzi oltre modo la cittadinanza romettese ha inviato una nota al Commissario della Provincia Regionale, al Dirigente Generale della Protezione Civile Regionale ed al Prefetto di Messina per invitare le autorità competenti ad adottare ogni provvedimento utile al ripristino della viabilità, in condizione di sicurezza, affinché vengano evitati i gravi disagi che i romettesi stanno già subendo”.
Il sindaco di Rometta infatti spiega come da un lato la chiusura della S.P.56 sia dovuta più a motivi precauzionali scarsamente motivati nel provvedimento e presi senza attendere il sopralluogo dei rocciatori della Protezione civile. “La chiusura, decisa a prescindere dall’effettivo e concreto accertamento delle reali condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità- sottolinea Nicola Merlino- determina una gravissima situazione di isolamento per Rometta”. La strada provinciale infatti collega la parte collinare del territorio con i comuni vicini e con le principali arterie ed è quindi indispensabile per la viabilità quotidiana e per famiglie, lavoratori e studenti. “Il provvedimento inoltre è stato adottato ancor prima degli esiti del sopralluogo effettuato dal geologo della Provincia Privitera, che non ha ancora individuato l’origine del fenomeno e manca quindi la relazione tecnico geologica. Ma quel che è peggio è che l’alternativa resta la strada provinciale 54 per la quale si prevede l’obbligo di percorrenza a 20kmh e la chiusura in caso avverse condizioni meteorologiche. Mi dicano allora dalla Provincia, visto che è pieno inverno e le avversità meteo sono quotidiane, come pensano che si possa raggiungere o lasciare Rometta. Volando? Per non parlare del fatto che c’è obbligo dei 20 Km orari… Insomma hanno chiuso il paese. Ma non starò zitto”.
E infatti ha già scritto alle autorità competenti e si è rivolto anche al questore, perché i disagi si sono già visti nello scorso week end di pioggia e vento.
“Abbiamo una strada chiusa per precauzione ed un’altra parzialmente chiusa da lunga data. Non si possono consentire queste leggerezze. Alla luce delle due ordinanze di chiusura basterà una qualsiasi pioggia per lasciare isolata Rometta con gravissime ripercussioni sul diritto alla mobilità per migliaia di cittadini, oltre per il pericolo derivante dal fatto che eventuali mezzi di soccorso non possono accedere al centro, come in effetti si è già verificato in questi giorni”.
Merlino chiede quindi il ripristino immediato della viabilità e delle condizioni di sicurezza anche per prevenire potenziali problemi per l’ordine pubblico e nel frattempo si è già mosso a tutela della comunità rivolgendosi alle autorità competenti sotto il profilo dei risvolti giudiziari.
Rosaria Brancato