MESSINA – Miriam Al Alì aveva 14 anni ed è morta per una malattia. Oggi i funerali, alle 16, nella chiesa di San Giuliano a Messina. Quattro amiche e compagne di danza la ricordano così. E anche Tempostretto esprime la sua vicinanza ai genitori e a chi le ha voluto bene.
A ricordarla pure la scuola “Pascoli-Crispi”.
Ciao Miriam, piccola Miriam. Sei stata la nostra compagna di giochi, danza, complicità e segreti. Abbiamo passato tanto tempo con te pieno di gioia e allegria. Tu sempre stata buona e disponibile, allegra e piena di vita. Poi, un giorno, un brutto mostro, ha deciso di rubare il tuo corpo, ti ha fatto del male e con tutte le tue forze hai provato a spurtarlo via, sì, perché quel mostro non meritava altro.
Hai lottato, l’hai preso a pugni, a calci, a morsi ma lui no! È rimasto lì, subdolo come solo un mostro sa fare, e ha vinto, portandoti via da noi. Ti ha portato lontano dai nostri occhi ma non dai nostri cuori. Tu resti con noi, per sempre.
Sarai con noi quando andremo a scuola, quando danzeremo, quando penseremo a te. Sarai con noi ogni volta che alzeremo gli occhi al cielo e guarderemo quella stella che brilla per noi. Ora vai Miriam, indossa il tuo tutù bianco e danza in cielo con gli angeli, tu che sei stata già un angelo su questa terra.
Corri libera e felice e fai tutto quello che ti è stato negato. Noi non ti dimenticheremo mai. Tu guardaci, guidaci e amaci per sempre. Ti vogliamo bene.
Gloria, Giada, Lucia e Valeria
Si legge sulla pagina Facebook della scuola, con il ricordo della professoressa Giusy De Luca: “Oggi tutta la comunità scolastica dell’I.c. Pascoli-Crispi piange per la prematura scomparsa di Miriam Al Alì, alunna diplomatasi lo scorso anno scolastico, meraviglioso scricciolo pieno di vitalità, esempio non comune di forza e di coraggio. In occasione del colloquio d’esame affrontò il tema dell’amore sviluppandolo nella prospettiva dell’anelito di vita. Mi fece commuovere: chi, meglio di lei, poteva insegnarci cosa significa affrontare ogni giorno la paura di morire?”.
E ancora: “Ragazza dolcissima, dall’allegria composta e misurata, di una consapevolezza disarmante, non porterà a termine tutti i progetti che aveva fatto per il futuro e di cui ci aveva entusiasticamente messi a parte. Ma certamente ha svolto un compito importantissimo, ricordandoci ogni giorno in cui abbiamo incrociato i suoi occhioni neri e profondissimi che la vita è un dono prezioso”.