Vincenzo Nibali, per uno strano scherzo del destino, che davvero a volte sa essere con chi vuole beffardo, nel giorno in cui ha perso la vita il suo ex compagno dell'Astana Michele Scarponi, vince il Giro di Croazia, manifestazione per molti atleti di spicco, d'allenamento in vista del Giro d'Italia.
Lo "Squalo dello Stretto", prima dell'ultima e decisiva tappa, si è presentato alla partenza con due secondi di ritardo dallo spagnolo e suo rivale Jaime Rosón. Il siciliano, che prenderà parte alla grande corsa rosa, si è ripreso il primato grazie a 3'' di abbuono conquistati al traguardo volante in avvio di tappa, la Samobor-Zagabria di 147 km.
L'ultima frazione è stata vinta da un altro italiano, Sacha Modolo dell'Uae-Emirates. Ma in questi casi si sa, quando ci sono tragedie, la festa per la vittoria passa in secondo piano infatti la vittoria in Croazia, Nibali, l'ha dedicata all'uomo e compagno di squadra che lo ha acoompagnato nei successi del 2004 al Tour e del 2006 al Giro, Michele Scarponi.
Il messinese della Bahrain-Merida aveva già provato a dedicare un successo all'amico scomparso ma, sull'arrivo in salita di Ucka, siè dovuto accontentare del secondo posto, battuto dallo spagnolo Roson che gli aveva anche sfilato la maglia di leader. Per Nibali si tratta del primo successo con ilnuovo team e ora la testa è già al Giro d'Italia.
"Questa vittoria è per Michele Scarponi, per un grande amico – ha detto un commosso Nibali al traguardo – che per me è stato come un fratello"