Vincenzo NIbali, dopo la prima tappa di apertura del Giro d'Italia numero 100, ha raccolto buone sensazioni dalla strada. E' tempo adesso di concentrarsi sulla seconda che partirà oggi da Olbia per arrivare a Tortolì. Sulla carta è ancora tappa per velocisti anche se, le due stellette di difficoltà assegnate alla vigilia, nascondono delle insidie che comunque sono presenti anche sul piano altimetrico.
Lo squalo dello Stretto nella giornata di ieri ha dichiarato: È stata una tappa tutto sommato tranquilla e le sensazioni non sono state male. Non era pianura visto che sono venuti fuori 2200 metri di dislivello”. Oggi rispeto a ieri, pecorso dalla telemetria sali e scendi, si affronta sul finale il primo GPM di seconda categoria, quello di Genna Silana, che potrebbe iniziare già a sorprendere qualcuno. Anche il lungo chilometraggio un giorno solo dopo la partenza potrebbe farsi sentire.
I tantissimi brevi non sono catalogati come GPM. Si va poi verso il centro di Nuoro, con un GPM di terza categoria: 10 chilometri con pendenze non elevate. I velocisti puri potrebbero pagare la lunga distanza e i tantissimi saliscendi presenti sulle strade sarde. Bisognerà capire cosa decideranno di fare le squadre degli sprinter sul GPM di Genna Silana. Difficile, con un’andatura alta, vedere sprintare sul traguardo corridori che soffrono in salita come André Greipel (Lotto-Soudal), Fernando Gaviria (QuickStep-Floors) e Caleb Ewan (Orica-Scott).
Dopo la sorperesa austiaca di ieri, oggi potrebbe il giorno degli italiani. Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) , Sacha Modolo (UAE Emirates) e Filippo Pozzato (Wilier Triestina) sono ciclisti adatti a questa tiplogia di tappa e perchè o, chi sa se vedremo una prima lotta tra Nibali e Quintana