Giro Italia. Tris di Gaviria, Dumoulin in Rosa, big nel gruppo

La 12esima tappa del Giro, con arrivo a Reggio Emilia, ha presentato lo stesso podio della 5a tappa, con arrivo a Messina. Gaviria in volata ha battuto l'azzurro Jakub Mareczko (Wilier-Selle Italia) e l'irlandese Sam Bennett (Bora-Hasgrohe). Per il 22enne di La Ceja, due volte iridato su pista nell'omnium, è il terzo trionfo al Giro. Oltre che a Messina, aveva già esultato il terzo giorno a Cagliari.

La tappa, che è passata dalle strade del tricolore, omaggiando miti del ciclismo come Ercole Baldini (olimpionico su strada, iridato, recordman dell'ora e re del Giro 1958), Arnaldo Pambianco (primo nel 1961, nel Giro dei cento anni dall'unità d'Italia) e il Leone del Mugello Gastone Nencini (vincitore del Giro 1957 e del Tour 1960), è stata caratterizzata da una fuga partita dai primissimi chilometri alimentata da Sergey Firsanov (Gazprom-Rusvelo), Marco Marcato (Uae-Emirates) e Mirco Maestri.

Ai meno sei chilometri dall'arrivo, i fuggitivi sono stati ripresi dal gruppo. Nel finale, ci prova l'albanese Zhupa ad anticipare il gruppo, ma il suo tentativo viene presto riassorbito.

Tra i bigi di classifica nulla di invariato. La maglia rosa resta a Dumoulin, Quintana secondo, Nibali Quinto. La 13esima tappa da Reggio Emilia a Ortona è completamente pianeggiante poichè si attaversa tutta la pianura padana. La località di arrivo, fino a questo momento ha visto solo un arivo di tapp, nl 1989.

Favoriti dunque i velocisti, ma dalla 14esima tappa, inizieranno le montagne, con salita oltre il 7% con punte al 13% a pochi chilometri dall’arrivo. Quest’anno Oropa è la Montagna Pantani e potrebbe davvero rivoluzonare il Giro.