Capolavoro tattitco di Vincenzo Nibali che nel corso della seconda tappa della Vuelta de Espana, da Nimes a Gruissan, ancora in terra francese, caratterizzata dal vento, ha dimostrato a tutti, qualora ce ne fosse bisogno, che per recuperare terreno non bisogna per forza aspettare che la strada si impenni sotto le ruote dei corridori.
Lo squalo dello Stretto infatti è riuscito a inserirsi nel ventaglio giusto e nonostante la decima posizione finale, in classifica generale recupera 5” sul colombiano Chaves, 8” sull’inglese Froome e Aru. Nibali nel corso della tappa, non ha mai dato segnali di cedimento, mantenendosi sempre nele prime posizioni del gruppo.
Un segnale positivo per la tappa di domani non solo per la tanta salita da percorrere, quanto per la discesa tra l’ultimo GPM ed il traguardo, tratto congeniale per gli attacchi del messinese, che, se tutto va bene, potrebbe anche giocarsi l’abbuono sull’arrivo di Andorra guadagnado così ulteriori secondi di vantaggio.
La maglia rossa del leader della generale, ha cambiato oggi padrone. Yves Lampaert ha sorpreso tutti anticipando con una'azione da finisseur il compagno di squadra Matteo Trentin e il britannico Blythe. Chris Froome, diretto avversario di Nibali, oggi ha capito che non potrà vivere di rendita correndo di rimessa, consapevole dei 42 km a cronometro che ci saranno da affrontare, ma che dovrà guadagnarsi giorno per giorno la leadership della corsa spagnola, a partire già dalla frazione di domani.
La terza tappa, quella di domani, sarà la prima vera sfida in salita tra gli uomini di classifica. Il percorso della tappa si snoderà attraverso 3 Paesi: si parte in Francia, si entra in Spagna dopo 53 km, mentre gli ultimi 47,5 km di gara si snoderanno in territorio andorrano. Gli ultimi 6,7 km saranno in picchiata verso il traguardo di Andorra la Vella: sarà il primo arrivo ideale per quegli scalatori bravi a fare la differenza anche in discese tecniche.
Di sicuro la maglia rossa, anche domani cambierà padrone e chissà se non la indosserà il nostro Nibali.