Sembra difficile poter battere quest'anno alla Vuelta Froome ma Nibali, lo squalo dello Stretto, sta provano di tutto per stroncare le riserve di energia del leader della generale che di mollare, non ne vuol sapere. Sul traguardo di Sierra de la Pandera, valido per la 14esima frazione della Vuelta, il messinese arriva terzo e grazie agli abbuoni recuper 4" al diretto rivale.
Dopo una salita finale di 12 km, con lunghi tratti di pendenza anche al 15%, la differenza l'ha fatta Majka. Il polacco ha vinto la tappa vanti al colombiano Miguel Angel Lopez. Nelle prime fasi di tappa c’è da segnalare anche il ritiro del giovane Sam Oomen (Sunweb), 13simo in classifica ma partito abbastanza malandato, che si aggiunge al non partente Axel Domont (Ag2r).
Restano tre tappe di alta montagna con salite lunghissime, da quella di oggi per chiudere sabato prossimo sul terribile Angliru. Niabli dovrà dare tutto per rompere le rsistenze di Froome e a questo punto della classica rossa, saranno decisive anche le alleanze improvvisate tra i diversi team che, per ragioni diverse, hanno obiettivi comuni da raggiungere.
La tappa odierna, la quinicesima, porta i ciclisti da Alcalá la Real a Sierra Nevada. Si prensenta come frazione chiave per questa Vuelta, con una doppia salita finale che complessivamente misura quasi 30 km. Ci sarà quindi grande battaglia tra i big e ci aspettiamo ampi distacchi in classifica.