Lo Stretto di Messina protagonista di MareFestival Salina: dalle riflessioni sociali al Terremoto del 1908, dal pescespada della celebre canzone di Domenico Modugno alla leggenda di Colapesce, il mare è il filo conduttore della III edizione dell’evento eoliano, dal 31 luglio al 5 agosto.
Le proiezioni, gratuite e aperte al pubblico, si svolgeranno nella suggestiva piazza di Santa Marina, location principale del Festival, che in sei giorni coinvolgerà l’intera isola con vari eventi e in particolare Portobello Lounge Bar, CapoFaro Malvasia & Resort, Halgoduria, Rapanui, Il Gambero, Il Delfino, Hotel Ravesi e la piazzetta di Malfa. Il programma, curato dal direttore artistico Massimiliano Cavaleri e in via di arricchimento è disponibile sul sito www.marefestivalsalina.it. I premi MareFestival sono realizzati dallo scultore Sergio Santamarina e dall’argentiere Claudio Calabrò di Sear Argenti. Tra i film che verranno presentati:
“Il Sud è niente”, una storia di riscatto sociale girata tra Reggio Calabria e Torre Faro e acclamata da critica e pubblico in numerosi Festival del mondo, da Tokyo a New York, da Roma a Berlino, e di recente a Nastri d’Argento di Taormina. Al regista Fabio Mollo che ha firmato il suo primo lungometraggio e all’attrice esordiente Miriam Karlkvist andrà il Premio MareFestival Salina. Mollo racconta la rottura di un silenzio, attraverso la storia di un legame che va oltre il tempo e la realtà stessa. Lo Stretto rappresenta il rapporto che c’è tra padre e figlia: due terre che si avvicinano, si scrutano, senza mai toccarsi e nel mezzo vi è un doloroso silenzio.
“Quel che resta” di Laszlo Barbo con Luca Lionello, Franco Nero, Giancarlo Giannini, Federica Bianco, Rosa Pianeta, Luigi Miseferi, è liberamente tratto dai romanzi “Ricordi d’un dissepolto” di Michele Calàuti e “Le Baracche” di Fortunato Seminara e ricostruisce gli attimi agghiaccianti dell’immane Terremoto e Maremoto del 28 dicembre 1908: in 30 secondi due città furono rase al suolo. Il progetto intreccia intense storie di vita di sopravvissuti costretti a vivere nelle baraccopoli, e racconta con coraggio un dramma eluso dalla memoria collettiva e in grado di cancellare la memoria storica di questi territori.
“Rashid”, prodotto da Gianmarco Vetrano, descrive gli ultimi momenti di un giovane immigrato mahgrebino che vive e lavora come lavapiatti in un ristorante messinese: la storia, ispirata a un fatto di cronaca del 2013, viene rievocata attraverso il susseguirsi di situazioni paradossali, amare e tragicomiche. I media riferirono che un giovane di nome Jouners El Kadiri, colpito da un malore, annegò dopo essersi tuffato nelle acque dello Stretto; il cadavere del ragazzo marocchino, trasportato a riva da un amico, rimase sulla spiaggia per diverse ore tra l’indifferenza di molti bagnanti. Il regista e sceneggiatore Giampiero Cicciò e l’attore protagonista Luigi Cirillo riceveranno il Premio MareFestival Salina 2014. Tra gli ospiti più apprezzati e attesi a Salina, l’attore Gabriele Greco che sarà premiato per l’amichevole partecipazione in “Rashid” e la brillante carriera in serie tv di successo come “Vivere”, “Centovetrine” e “Capri”.
La leggenda di Colapesce rivive in chiave moderna nel corto di Antonello Irrera dal titolo “Feedback Colapesce flusso luminoso”: storia interpretata dall’attrice esordiente Maria Grazia Maugeri e dal campione olimpico di pallanuoto Massimo Giacoppo.
Infine un grande omaggio alla nota canzone di Domenico Modugno dedicata al pescespada con l’opera di Antonello Piccione, autore di un commovente video musicale animato.